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Messaggio di fine anno degli Ecc.mi Capitani Reggenti

1 gen 2007
Capitani Reggenti, Antonio Carattoni e Roberto Giorgetti
Capitani Reggenti, Antonio Carattoni e Roberto Giorgetti
Care concittadine, cari concittadini,
la Reggenza desidera rivolgere a tutti voi un sincero e cordiale pensiero augurale per il nuovo anno.
La consuetudine di questo appuntamento è un’occasione del tutto particolare perché divenuta simbolo di riflessione per questa piccola e orgogliosa comunità, per noi sammarinesi.

Un anno sta per concludersi con gli accadimenti che lo hanno contraddistinto e con il suo bilancio di realizzazioni; un altro anno sta per iniziare con i progetti e le speranze per il futuro

Sono da poco entrate in vigore le norme che hanno dato l’avvio alle riforme dei poteri dello Stato. Esse costituiscono un passo in avanti nel percorso di attuazione della nostra Dichiarazione dei Diritti e nell’attuazione di un maggiore equilibrio fra i poteri.

Ci auguriamo che il legislatore prosegua sulla strada delle riforme, ma raccomandiamo che la prudenza ed una attenta ponderazione ne sorreggano l’iniziativa e ne caratterizzino l’azione.

Il 25 marzo scorso è stato degnamente ed opportunamente celebrato il centenario dello svolgimento dell’Arengo dei Capi Famiglia: un grande momento di vita civile e di orgoglio democratico.

Tutti conosciamo la portata di questo avvenimento. E’ stata una conquista che ha aperto la strada a prospettive nuove nella secolare vicenda della nostra libertà statuale.

Quel passo coraggioso, che resterà tema di riflessione anche per le generazioni future, ha segnato un punto di partenza per ridare vitalità e sostanza al nostro sistema democratico, al pari del 28 luglio del 1943. Da quei passaggi storici non si può prescindere anche nell’affrontare i temi dell’ammodernamento delle nostre istituzioni.

Si sono svolte, pochi mesi fa, le consultazioni elettorali a seguito delle quali si è delineato un nuovo quadro politico.

Dopo una lunga fase di difficoltà e di precari equilibri sul piano della governabilità, si è fatta strada nell’opinione pubblica una forte domanda di stabilità e di chiarezza nel sistema politico.

Come già abbiamo avuto modo di osservare in occasione della nostra investitura ufficiale, desideriamo esprimere soddisfazione per l’avvio dell’iter consiliare per la riforma della Legge Elettorale, augurandoci che tale strumento possa rispondere alle attese.

Tale iniziativa legislativa costituisce, a nostro avviso, il necessario approdo per garantire maggior certezza nelle scelte delle maggioranze, per un rispetto più puntuale della volontà degli elettori, per una più certa stabilità dei Governi e per un più adeguato e convinto sostegno parlamentare agli Esecutivi che si andranno a formare.

In qualche momento è sembrato appannarsi il senso dello Stato e l’idea che gli interessi particolari vengono dopo l’interesse generale. A tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche e rappresentanza sociale, quali che siano le rispettive funzioni, sono richiesti una speciale attenzione ai doveri civili ed un particolare impegno di lealtà verso la Repubblica poiché i mutamenti in corso richiedono coesione e comunità d’intenti.

Tutti noi sammarinesi dobbiamo avere rispetto per questo nostro piccolo paese, perché se non siamo noi, per primi, a rispettarlo, non posiamo aspettarci che altri lo facciano.

Richiamando una grande lezione del secolo passato, ci piace immaginare che ciascuno, ogni tanto, si ponga la questione: cosa posso fare io per la mia Repubblica?.

La Repubblica di San Marino è stata recentemente chiamata a ricoprire, per la seconda volta, la Presidenza di turno del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa.

La particolare importanza di questo evento rende onore al nostro Paese e alla sua condizione di Stato libero e sovrano.

Siamo certi che il nostro piccolo Stato si farà apprezzare e impegnerà tutte le energie per testimoniare la propria attiva presenza nell’ambito di quella che è considerata, a buona ragione, la sede di eccellenza per l’affermazione del diritto.

Appena un mese fa il Consiglio Grande e Generale ha approvato solennemente un documento che fa propri i contenuti espressi nella risoluzione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, attestando in modo unanime la volontà di portare avanti ogni utile iniziativa per la tutela delle donne vittime di violenza, compresa quella domestica.

In quell’occasione abbiamo apprezzato le posizioni espresse da tutte le forze politiche, che hanno riconfermato ancora una volta la volontà di tutelare la persona umana in tutti gli ambiti e di contrastare efficacemente discriminazioni fondate sul genere.

Le iniziative istituzionali messe in atto nel nostro Paese per agire contro questo triste fenomeno avranno buona riuscita se vi sarà un impegno pari alle più ampie disponibilità della stessa società civile.

Recenti risoluzioni di importanti organismi internazionali hanno previsto programmi concreti a favore delle persone disabili. Anche questo è un argomento che riguarda i diritti e le pari opportunità: auspichiamo che il 2007 possa registrare un forte impegno di San Marino per interventi sempre più tangibili e affinché vengano compiuti ulteriori passi in avanti anche sul piano culturale per favorire una reale integrazione dei cittadini diversamente abili in tutti i settori della società.

Fra le priorità del programma della Presidenza di turno presso il Consiglio d’Europa, San Marino ha individuato il rafforzamento del dialogo interculturale e interreligioso: è uno degli obiettivi che, nell’ottica di un processo d’integrazione europea e di collaborazione internazionale, presuppone la massima coesione fra i popoli dell’Europa non solo per promuovere uno sviluppo economico più razionale ed equilibrato, ma per ricercare un confronto con modelli culturali e sociali d’altri popoli del pianeta.

Se, come noi pensiamo, l’avvenire del mondo deve essere improntato alla cooperazione fra le popolazioni, fra Stati, fra comunità, il cammino non può che essere concepito in un contesto di interessi comuni dove le legittime ragioni di ciascuno trovino soluzione nelle ragioni del diritto, nella condivisione e nella accettazione dell’altro.

La Repubblica di San Marino, che è un piccolo Stato, farà sentire la propria voce in tutti i consessi internazionali di cui fa parte, in favore del dialogo e della comprensione nel concreto riconoscimento delle diversità culturali e religiose.

Il mondo ha più che mai bisogno di confronto. Ha bisogno di dialogo per dissipare le incomprensioni, per superare le diffidenze e per riuscire a percorrere ragionevoli vie di riconciliazione.


La globalizzazione, termine che sembrava entrato in punta di piedi nel nostro immaginario, ha rivelato tutto il suo peso e le sue implicazioni complesse nella nostra vita quotidiana.

Anziché essere il risultato di una convergenza di risorse nel comune interesse, spesso la globalizzazione è andata a beneficio di una sola parte della popolazione del pianeta, mentre l’altra ne sta subendo gli aspetti negativi.
A ciò si aggiunge il fatto che troppo spesso una pressione non sostenibile sull’ambiente e sugli eco sistemi del pianeta sono frutto di questo nuovo processo

Di fronte a questa situazione, la comunità internazionale deve accrescere responsabilmente il proprio impegno affinché a tutti gli uomini sia garantito il rispetto dei diritti, della pari dignità e la possibilità d’accedere a reali opportunità di sviluppo e di miglioramento della propria qualità di vita.

Pesa sulla nostra consapevolezza di uomini liberi la responsabilità di un’azione politica internazionale fragile, caratterizzata da troppe incertezze, egoismi e da evidenti contraddizioni.

Continuano ad emergere, in tutta la loro drammaticità, le questioni legate alla perdurante violazione dei diritti umani.

Si ha talvolta l’impressione che il patto sottoscritto più di mezzo secolo fa dalle Nazioni Unite, che proclamavano solennemente la volontà di “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana”, rimanga una mera enunciazione teorica.

Alla custodia di questo patrimonio dobbiamo rivolgere la mente ed il cuore e ad esso dobbiamo conformare il nostro agire quale Stato sovrano, anche in tutte le sue componenti politiche, sociali e culturali.

Solo così si potrà ottenere la pace, perché le condizioni per raggiungere questo obiettivo primario non passano soltanto attraverso la tutela del bene della vita e dell’integrità fisica della persona, ma si legano al pieno rispetto della libertà del singolo individuo e della dignità che in essa trova il proprio ancoraggio.








Care concittadine, cari concittadini,
Il Consiglio d’Europa, qualche mese fa, ha lanciato la campagna “Costruire un’Europa per e con i bambini”.

E’ uno dei temi che ci sta molto a cuore e che verrà portato avanti, anch’esso, nel semestre di Presidenza sammarinese. Auspichiamo che venga affrontato con impegno e convinzione.

Gli abusi, le violenze e le ingiustizie che spesso colpiscono dolorosamente il mondo dell’infanzia, nonostante l’atto internazionale proclamato da quasi vent’anni, ratificato dalla maggior parte degli Stati e nonostante i progressi compiuti per ottenerne la tutela assoluta, provoca inquietudine e pone non pochi interrogativi.

Oggi l’informazione riveste un ruolo cruciale per contrastare questa dolorosa realtà. Dobbiamo rinnovare l’impegno a consolidare la “cultura” dell’infanzia anche rafforzando forme efficaci di promozione della comunicazione che richiamino con forza la responsabilità delle istituzioni e della società.

Nel nostro Paese pulsa un sistema che è caratterizzato dall’operosità di persone e di strutture che ogni giorno sono alla prova, che si confrontano nel mondo del lavoro.

E’ un sistema sano e dotato di vitalità che ha consentito a questo Paese di progredire e che ha creato occupazione e reddito anche per molte famiglie non sammarinesi che risiedono fuori territorio. Questo ricco patrimonio di risorse imprenditoriali e professionali va tutelato, in un contesto sempre più trasparente ed armonico con le realtà statuali ed internazionali più ampie che ci circondano, nel rispetto della nostra sovranità che ci appartiene da secoli.

Nella nostra Repubblica, anche in virtù della sue limitate dimensioni, il tema della protezione del territorio e dell’ambiente rimane un fattore fondamentale nel determinare la qualità di vita dei suoi abitanti. In questa ottica la Reggenza, anche alla luce di varie situazioni di degrado, auspica un impegno consistente, da parte di tutti i Sammarinesi, per tutelare al meglio i valori ambientali, paesaggistici, naturalistici e culturali presenti nel nostro Paese

Se la presenza di una pluralità di forze politiche è vitale per ogni paese democratico, non dobbiamo dimenticare che la società esprime ulteriori aggregazioni che misurano la maturità di una società moderna e pluralista: le forze sociali, l’associazionismo, il volontariato.

Nella solidarietà, espressa anche attraverso il volontariato, i sammarinesi stanno dimostrando tutta la capacità di esprimere non solo progetti concreti, ma indicazioni culturali che sono anche messaggi significativi per la politica.

Abbiamo incontrato, durante questa prima parte del nostro mandato, numerose Associazioni di Volontariato che testimoniano la dedizione e l’impegno di uomini e donne che, in modo silenzioso e discreto, portano avanti un’importante azione a favore dei meno fortunati.

Desideriamo esprimere la nostra gratitudine per il loro impegno sincero e disinteressato.

Negli incontri consueti, in occasione delle festività natalizie, che abbiamo avuto proprio nei giorni scorsi con i bambini e ragazzi delle scuole d’infanzia ed elementare, con i loro educatori scolastici, e con tante altre persone impegnate nei vari servizi sociali che il nostro Paese mette a disposizione di chi ne ha necessità, abbiamo cercato di dare anche noi un valore di solidarietà e di impegno civile ad una ricorrenza importante che riveste un così alto significato etico e religioso.

Abbiamo trovato interesse, disponibilità, condivisione.

Nella scuola prendono corpo i fondamenti etici ed i valori che sono parte integrante della nostra civiltà.

Le giovanissime generazioni d’oggi rappresentano il futuro della nostra Repubblica, e pertanto sono un patrimonio prezioso. Siamo grati agli insegnanti che stanno portando avanti con impegno e competenza il loro compito di educatori, ai dirigenti scolastici ed al personale non docente la cui opera è insostituibile nell’organizzazione dei percorsi educativi.

Concludendo queste nostre riflessioni, non possiamo trascurare un riferimento alla grande importanza che riveste la famiglia come nucleo fondamentale della società.

La famiglia riflette le potenzialità che una società è in grado di esprimere: occorre valorizzarla, difenderla e porla al centro di piani di sostegno e di tutela che ne tengano debitamente conto.

Il nostro pensiero è rivolto anche alle persone anziane, che sono fonte di esperienza e di saggezza e che sono un patrimonio di affetti mai abbastanza considerato. Non venga mai a meno la nostra riconoscenza nei loro confronti e possano trovare all’interno della famiglia e della società spazi ideali di rispetto e di comprensione.

Alla vigilia del nuovo anno, un momento lieto in cui si guarda con speranza al futuro, ci sembra doveroso ricordare anche tutti i nostri concittadini che purtroppo sono venuti a mancare ai loro cari ed al nostro Paese. In particolare vogliamo ricordare la recente scomparsa del nostro compianto concittadino Federico Crescentini che, insieme al dolore per la sua perdita, ci ha lasciato una luminosa testimonianza del grado più alto e prezioso dell’altruismo, cioè il sacrificio della propria vita per la salvezza di un’altra persona. Il suo esempio non sarà dimenticato.

Carissime concittadine e carissimi concittadini,
al termine di questo saluto la Reggenza desidera ringraziarVi per il cortese ascolto e porgere a tutti Voi, che risiedete in Patria e che risiedete in Paesi lontani, l’augurio più affettuoso e cordiale di serenità e benessere per il Nuovo Anno.

BUON ANNO!


San Marino, 31 dicembre 2006/1706 d.F.R.


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