Già la proposta della monorotaia, lanciata all'indomani del suo insediamento alla Segreteria al Territorio, era stata accolta con ironia. Poi sono arrivati i dirigibili. Augusto Michelotti è stato definito sognatore, accusato di non risolvere i problemi. Criticato da più parti per la sanatoria, è ora nel mirino dell'USC per “inadeguatezza”, accusato di non dare risposte neppure sul posizionamento di una semplice cartellonistica.
Michelotti, di ritorno dal vertice Onu sui cambiamenti climatici, difende il suo operato. “Mi sembrano accuse strumentali, buttate lì solo per colpire. I problemi del paese – fa notare – sono ben altri di una segnaletica tra l'altro già concordata con i commercianti”. Non digerisce affermazioni “roboanti” di chi grida all'ecomostro per la rotonda di Murata o di scempio in via Paolo III e non lesina critiche all'opposizione per toni che definisce “puerili”. “Questa Segreteria – dice – fa paura, perché sta cominciando a raccogliere i frutti di due anni di lavoro intenso su vari fronti”.
Anche la maggioranza ha spronato il Governo a fare di più, invitandolo al pragmatismo. Ma Michelotti non si sente chiamato in causa, e chiede: “Pragmatismo rispetto a cosa? A quello che stiamo facendo e che ci impediscono di fare?”. Nel Governo – assicura - nessuna aria di crisi, “anzi, sta rilanciando. Molte problematiche si stanno risolvendo. È forse questo - conclude - che sta dando fastidio”.