Alla sala Montelupo Domagnano ieri sera si è parlato di Sanità con l'incontro del movimento Difendiamo San Marino sull'allerta per la situazione in Ospedale. Tanto che per questa prima uscita pubblica ha voluto proprio gli addetti ai lavori, cioè i medici Oliviero Soragni, Diego Ghinelli e Mauro Alfarano. Nei loro interventi hanno fornito un quadro esauriente dello stato in cui versa la Sanità a San Marino, sulle cause che l’ha prodotto e sulle cose da fare per recuperare una situazione complessiva definita "assai compromessa".
"Difendiamo San Marino” sta lavorando ad una proposta complessiva che ha presentato pubblicamente. Critica una Amministrazione troppo costosa e burocratizzata all’eccesso; ad una infausta gestione delle risorse, e mancanza di progettualità a lungo termine. Punta il dito sulla fretta di liberarsi di professionisti affermati e conosciuti, una volta raggiunta l’età pensionabile. “Li avevamo già in casa e di certo avrebbero potuto fornire ancora un ulteriore, prezioso contributo in termini di esperienza e di trasmissione della conoscenza”. Un danno enorme per il sistema sanitario! Invoca sale operatorie e tecnologie che devono essere all’avanguardia. Per garantire l’efficienza dei servizi, è necessario sburocratizzare il sistema annullando le lunghe liste di attesa per visite ed esami.
Per Difendiamo San Marino è necessario puntare sulla competitività economica e quindi su prestazioni rapide che fanno risparmiare tempo al paziente, e costi. Lo strumento delle convenzioni deve essere usato con equilibrio. DSM ritiene dispensabile aprirsi a forme di partnership pubblico-privato di alto livello, che devono ritrovarsi nel comune obiettivo di gestire infrastrutture ed erogare servizi di qualità a costi competitivi per la collettività sammarinese e, al tempo stesso, attrattivi verso l’esterno.
Sburocratizzare il sistema, i tempi di attesa di visite e prestazioni verrebbero abbattuti con soddisfazione dei cittadini; superando la criticità del personale medico; potenziare la medicina di base, privilegiando il territorio all’ospedalizzazione; rivedere la legge sul regime pensionistico del personale medico; aprire alla libera professione. Difendiamo San Marino chiede una sanità svincolata dalle logiche contrattualistiche della Pubblica Amministrazione, ripensando la tipologia dei contratti per il personale medico e paramedico.
"Difendiamo San Marino” sta lavorando ad una proposta complessiva che ha presentato pubblicamente. Critica una Amministrazione troppo costosa e burocratizzata all’eccesso; ad una infausta gestione delle risorse, e mancanza di progettualità a lungo termine. Punta il dito sulla fretta di liberarsi di professionisti affermati e conosciuti, una volta raggiunta l’età pensionabile. “Li avevamo già in casa e di certo avrebbero potuto fornire ancora un ulteriore, prezioso contributo in termini di esperienza e di trasmissione della conoscenza”. Un danno enorme per il sistema sanitario! Invoca sale operatorie e tecnologie che devono essere all’avanguardia. Per garantire l’efficienza dei servizi, è necessario sburocratizzare il sistema annullando le lunghe liste di attesa per visite ed esami.
Per Difendiamo San Marino è necessario puntare sulla competitività economica e quindi su prestazioni rapide che fanno risparmiare tempo al paziente, e costi. Lo strumento delle convenzioni deve essere usato con equilibrio. DSM ritiene dispensabile aprirsi a forme di partnership pubblico-privato di alto livello, che devono ritrovarsi nel comune obiettivo di gestire infrastrutture ed erogare servizi di qualità a costi competitivi per la collettività sammarinese e, al tempo stesso, attrattivi verso l’esterno.
Sburocratizzare il sistema, i tempi di attesa di visite e prestazioni verrebbero abbattuti con soddisfazione dei cittadini; superando la criticità del personale medico; potenziare la medicina di base, privilegiando il territorio all’ospedalizzazione; rivedere la legge sul regime pensionistico del personale medico; aprire alla libera professione. Difendiamo San Marino chiede una sanità svincolata dalle logiche contrattualistiche della Pubblica Amministrazione, ripensando la tipologia dei contratti per il personale medico e paramedico.
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