Mentre Moody’s taglia a raffica i rating italiani, i mercati scivolano, lo spread risale e la Bce è pessimista sulla ripresa nel 2012, Mario Monti si prepara al faccia a faccia di domani con Angela Merkel, che a Roma vedrà anche il presidente Napolitano. Tra Grecia e crescita economica dell’Unione nel segno del risanamento dei conti pubblici, il dialogo di Monti con Berlino diventa sempre più forte, lasciando aperti spiragli di speranza per il futuro. La posizione di forza del governo, che ha annunciato a Bruxelles l’intenzione di far pagare l’Ici anche agli immobili della Chiesa evitando così una procedura di infrazione, è confermata dall’ottimismo del ministro Fornero, sicura di incassare entro marzo la riforma del mercato del lavoro. Ed è sostenuta anche da Berlusconi, il cui partito deve fare i conti con lo scandalo delle tessere false del Pdl, per il quale il segretario Alfano è pronto a fermare i congressi locali. Monti deve restare a Palazzo Chigi “fino a quando si potranno portare in Parlamento quelle riforme indispensabili da realizzare per il Paese, e per ottenere le quali io mi sono fatto da parte”, spiega il cavaliere che si dice sicuro di recuperare “la collaborazione robusta e leale” con la Lega, anche se Bossi dovesse correre da solo alle amministrative. E mentre si ricordano i vent’anni di Mani Pulite, secondo la Corte dei Conti la corruzione rimane una piaga per l’Italia, e Di Pietro sottolinea che “la malerba ricresce”. “Il malaffare imperversa”, tuona il presidente Giampaolino, mentre i partiti tentano un’autoriforma nel senso della trasparenza. Dopo la proposta di Casini, anche Alfano e il Pd auspicano un cambio di passo.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
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