“Noi frontalieri a San Marino siamo discriminati; come è possibile conciliare la sovrattassa con l’adesione di San Marino all’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che chiede agli Stati membri di trattare alla stessa maniera i lavoratori migranti? Lo Stato Italiano può fare qualcosa?”. Questo, a grandi linee, il contenuto della lettera, inviata lo scorso 20 gennaio al Presidente della Repubblica Napolitano, da un frontaliere, “per evitare problemi sul posto di lavoro”. Una sorta di sfogo la missiva. L’uomo è rimasto sorpreso – però – un mese dopo, quando, aprendo la posta elettronica, ha visto la mail di risposta del Quirinale. “C’era scritto che Napolitano aveva preso atto della cosa – afferma il frontaliere – e che mi invitava a fare riferimento all’Ambasciata italiana a San Marino”. Il giorno successivo è arrivata la mail dalla sede diplomatica; il lavoratore è stato ricevuto dall’ambasciatore lunedì scorso. “Mi ha spiegato lo stato delle cose – ricorda il dipendente italiano – gli sforzi che si stanno facendo, da più parti, per risolvere la situazione. Sui contenuti del colloquio farà una relazione che invierà alla Presidenza della Repubblica”. Nessuna comunicazione ufficiale, su questa vicenda, è giunta alla Segreteria di Stato agli Esteri.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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