O nasce un nuovo governo in tempi brevi, o si va al voto. Dopo una nuova tempesta finanziaria che fa risalire a livelli record lo spread tra Btp e titoli di Stato tedeschi e con la Borsa in rosso, il presidente Napolitano chiarisce che è necessario stringere i tempi. “Entro breve o si formerà un nuovo governo o si scioglierà il Parlamento, per una campagna elettorale da svolgere entro i tempi più stretti”, spiega il presidente della Repubblica. Per il Quirinale “Non esiste alcuna incertezza sulla scelta di Berlusconi di dimettersi”. E in ogni caso, sono “del tutto infondati” i timori di un vuoto di potere. Intanto maggioranza ed opposizione si accordano per l’ok definitivo entro domenica alla legge di Stabilità, ripetendo il “rush” della manovra d’agosto. A quel punto, Berlusconi rimetterà il suo mandato nelle mani di Napolitano, che inizierà le consultazioni. Il Cavaliere vuole subito nuove elezioni, ed annuncia che non si ricandiderà a Palazzo Chigi. La sua intenzione, spiega, è di passare la mano ad Alfano.
Ma un governo di responsabilità non lo chiedono solo Casini e Bersani: pure nel Pdl fervono manovre per scongiurare le elezioni: “Andare alle urne ora sarebbe sbagliato”, dice Scajola che vorrebbe aprire ai finiani; per Formigoni, “le elezioni anticipate sarebbero un grave danno per l'Italia”. Anche Pisanu dice no al ritorno anticipato alle urne. E Lupi non esclude la formazione di un governo di emergenza nazionale: purché “ampiamente condiviso”, se no si torna a votare. Ma la Lega dice no: “non sosterremo mai pastrocchi, si torni al voto”, tuona Calderoli.
Da Roma Francesco Bongarrà
Ma un governo di responsabilità non lo chiedono solo Casini e Bersani: pure nel Pdl fervono manovre per scongiurare le elezioni: “Andare alle urne ora sarebbe sbagliato”, dice Scajola che vorrebbe aprire ai finiani; per Formigoni, “le elezioni anticipate sarebbero un grave danno per l'Italia”. Anche Pisanu dice no al ritorno anticipato alle urne. E Lupi non esclude la formazione di un governo di emergenza nazionale: purché “ampiamente condiviso”, se no si torna a votare. Ma la Lega dice no: “non sosterremo mai pastrocchi, si torni al voto”, tuona Calderoli.
Da Roma Francesco Bongarrà
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