Conti pubblici fuori controllo, sistema bancario e finanziario in grave difficoltà, una sovranità fiscale limitata dalle operazioni della Guardia di Finanza. L’Unione per la Repubblica va oltre all’analisi spietata di una San Marino in cui rischio default diventa concreto e punta il dito contro un governo “che non è più in grado di dare risposte”. Che non ha convocato, come proposto dalla minoranza, una sessione del consiglio Grande e Generale per discutere del sistema bancario, che non ha ancora presentato un progetto economico per frenare la recessione e avviar la ripresa. In un quadro reso più delicato da una riforma fiscale che non verrà approvata entro l’anno e da una legge finanziaria con i suoi 16 milioni di euro di tagli in settori ancora da specificare, serve un passo indietro da parte di tutti. “Chi si ostina a pensare - conclude l’Upr - che grazie ai nuovi numeri legati alla contabilità consigliare dettati dai recenti innesti possa continuare a dormire sonni tranquilli, sottovaluta colpevolmente la gravità della situazione”. Che ha bisogno di un confronto allargato. Per questo, nelle prossime settimane, sulla scia del buon riscontro ottenuto dai “I giovedì dell’Upr” sarà organizzato un secondo ciclo di serate per dare voce alla politica e alla società civile di San Marino.
Sara Bucci
Sara Bucci
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