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Il “NO” del PSD ai quattro referendum

24 feb 2008
Il “NO” del PSD ai quattro referendum
Per quelli riguardanti il lavoro e la scala mobile – recita il comunicato del partito – un SI rappresenterebbe un irresponsabile e dannoso passo indietro, mentre il Governo è impegnato, come da programma, a “riformare gli aspetti legati agli ammortizzatori sociali, a valutare anche le forme di lavoro non contemplate attualmente e a modificare quelle che non si dimostrano efficaci nella riduzione della precarietà. Nel caso della preferenza unica si ritiene che la proposta referendaria, dopo l’approvazione della nuova legge elettorale, risulti strumentale e non rispondente agli obiettivi dichiarati. L’invito all’elettorato è pertanto quello a votare NO su tutti e quattro i quesiti referendari”.
Affidato poi alla Segreteria il compito di promuovere un serrato confronto sugli obiettivi politici e programmatici, allo scopo di costruire una forte unità di intenti con gli alleati di Governo, per la realizzazione degli impegni concordati, nonché il compito di favorire il dialogo con quelle forze politiche che si sono rese disponibili al confronto, come SpL, NPS ed Europopolari.
Il Consiglio Direttivo ha inoltre proceduto alla nomina dei Responsabili dei Gruppi di Progetto: Stefano Palmucci per il settore istituzionale; Francesco Morganti per quello economico; Silvia Cecchetti per le relazioni esterne; Fabio Canini per il settore territorio; Laura Rossi alla cultura e formazione; Lazzaro Rossini per lo Stato Sociale.

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