Serviva una maggioranza qualificata di 39 voti. Esattamente quelli ottenuti da Antonio Maruccia – indicato da Libera/Ps e Psd - mentre Stefano Manacorda – proposto da DC e Ar – ne ha presi 40. Nessun voto contrario ma 12, per il primo e 13 per il secondo, schede nulle, e per entrambi una bianca. I partiti di opposizione RF, Domani Motus Liberi e Rete, nel partecipato dibattito preliminare alle votazioni, hanno sollevato questioni di metodo, pur riconoscendo ad entrambi un elevatissimo profilo giuridico, con curriculum di assoluto prestigio.
In linea generale lamentato il mancato confronto, mentre scendendo nel particolare i consiglieri di minoranza hanno obiettato che Stefano Manacorda abbia avuto in passato rapporti con il Dirigente del Tribunale Giovanni Canzio sostenendo che la circostanza possa avere riflessi negativi sull'operato di un membro del Collegio Garante; ritenuto inopportuno, inoltre, che Antonio Maruccia, in quanto magistrato italiano, debba avere il nulla osta del Csm – organo di altro Stato – per poter accettare la nomina.
Altra perplessità manifestata da RF, Dml e Rete, il fatto che con queste due nomine, nella composizione del Collegio Garante, tre membri su sei saranno esperti in diritto penale e non in diritto costituzionale, come sarebbe auspicabile, considerando le funzioni svolte. L'opposizione ha altresì insistito sul fatto che la maggioranza, coi suoi voti, già dispone da sè dei numeri sufficienti per le nomine, svilendo dunque il ruolo di garanzia delle minoranze.
Dai dei partiti di Governo, Manuel Ciavatta della Dc e Gian Nicola Berti di Ar, hanno tacciato di ipocrisia le opposizioni, difendendo la scelta dei due nominativi, così come il rispetto delle garanzie, con la procedura adottata. Soddisfazione e compiacimento, dunque, per aver consentito al Collegio Garante, di operare a pieno organico. Da parte di Giuseppe Morganti di Libera l'invito a nominare entro settembre i componenti della Commissione per le Riforme Istituzionali che – a suo avviso - dovrà intervenire anche sulle competenze dell'Alta Corte che svolge funzioni che potrebbero essere attribuite ad altri organi della giurisdizione.
Per Gian Nicola Berti, inoltre, in futuro uno dei requisiti per farne parte potrebbe essere la cittadinanza sammarinese o la residenza. Nel comma comunicazioni articolato dibattito su emergenza idrica ed autonomia energetica. Presentati inoltre due ordini del giorno, che verranno con tutta probabilità votati nella prossima sessione. Il primo di RF sul preoccupante demografico, con la proposta di istituire una commissione – già prevista dalla legge di Bilancio – che dovrà proporre soluzioni. Il secondo ordine del giorno, depositato da Rete, sollecita l'audizione in Commissione Finanze dell'avvocato Matteo Mularoni, per il suo coinvolgimento nel processo di cartolarizzazione degli Npl, alla presenza di altri enti o soggetti coinvolti, compreso il Comitato di Sorveglianza.