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Non verrà convocato il Consiglio Grande e Generale

12 ago 2004
Non verrà convocato il Consiglio Grande e Generale
La Reggenza risponde alle sollecitazioni dei 38 firmatari dell’esposto consegnato ai Capi di Stato. Manifestando preoccupazione per una serie di atti che a loro giudizio minavano l’indipendenza della magistratura gli estensori del documento avevano avanzato verbalmente la richiesta di una riunione parlamentare urgente; i Capi di Stato non ne ravvisano le condizioni e assicurano invece di riunire regolarmente l’Ufficio di Presidenza dopo la pausa estiva, per programmare, come consuetudine, i prossimi lavori consiliari. Una presa di posizione troppo forte, insomma, quella delle opposizioni secondo la Suprema Magistratura, che rivolge a tutte le forze politiche un richiamo ufficiale. Un appello a mantenere il confronto entro i confini istituzionali evitando di interferire nell’attività di altri organi. Questo – scrivono i Capitani Reggenti – ne comprometterebbe l’autorevolezza. Pur con un punto di grande equilibrio la Reggenza rivolge un rimprovero formale e mette in guardia sul rischio che l’autonomia e l’indipendenza dei giudici, conquistata con fatica con il nuovo ordinamento giudiziario, possano essere messe in pericolo e con loro la dignità personale e quella delle loro funzioni, non solo come Magistratura in senso ampio, ma anche dei singoli magistrati. Un'ammonizione istituzionale e un invito pubblico a rispettare il principio della separazione dei poteri. Appello esteso a tutte le forze politiche affinché i toni anche accesi del confronto non vadano a turbare l’equilibrio istituzionale. Intanto i Capi di Stato sono chiamati ad esprimersi su un’altra richiesta, conseguente alla prima: quella avanzata da sei giudici per la convocazione urgente del Consiglio Giudiziario Ordinario, l’organo di autogoverno dei magistrati, nel quale i sei ritengono opportuno fare chiarezza in merito alla bufera che si è abbattuta in questi giorni sul tribunale, per garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, in una fase delicata.

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