Dopo l'ordine del giorno che ha chiuso il confronto su Cassa di Risparmio e che ha visto Alleanza Popolare schierarsi con Civico 10, Sinistra Unita e Unione per la Repubblica, è proprio UPR a definire oggi "pretestuose e fuori luogo le dichiarazioni di qualche consigliere di maggioranza, che forse in piena trance agonistica, ha scambiato l’ordine del giorno come una messa in discussione dei numeri". Sarebbe stato sufficiente leggere il documento, afferma Marco Podeschi. Avere una relazione di Banca Centrale sul tema e svolgere un’audizione in seduta segreta del Coordinamento della vigilanza sarebbe servito per avere dati e valutazioni dall’autorità tecnica come accade in ogni paese normale. 125 milioni, scrive Podeschi, non sono noccioline, soprattutto per un paese in piena recessione economica con un sistema finanziario in forte difficoltà. A questo aggiunge anche la sua personale percezione che questa operazione sia già stata decisa da tempo fuori dall’aula, prendendo le distanze dalle indicazioni del Fondo Monetario Internazionale. La bocciatura dell’Ordine del Giorno, sottolinea, era un fatto politicamente prevedibile visto lo “straordinario” spiegamento di forze della maggioranza con pesanti soccorsi esterni arrivati anche dall’opposizione. Questa situazione però ne ha provocata inevitabilmente un’altra, forse più negativa in senso generale. Sul tema CARISP governo e maggioranza hanno deciso unilateralmente di abbandonare l’atteggiamento dialogante con l’opposizione tenuto su Banca Centrale, voluntary disclosure, corpi di polizia, Unione Europea e commissione d’inchiesta Cassa di Risparmio. Ne prendiamo atto, rimarca, come prendiamo atto che governo e maggioranza navigano a vista sulle sorti del sistema finanziario. Una “sintesi il più possibile condivisa” – come dichiarato dal capo gruppo del PSD Giovagnoli andava trovata in Consiglio e non liquidata in una dichiarazione dopo la seduta consiliare che inevitabilmente lascerà degli strascichi nei rapporti politici perché se come dice Luigi Mazza “tutti vogliono sostenere CARISP” posizione che condivido, conclude Podeschi, non capisco le ragioni di questo atteggiamento a tratti quasi aggressivo.”
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