Chiusi in anticipo i lavori del Consiglio, ora la politica può tornare a giocare la partita delle alleanze. Sulla scacchiera c'è una nuova pedina. Sarà Augusto Casali a prendere il posto di Rossano Fabbri? “Prima di decidere- spiega – attendo gli atti ufficiali.” Potrebbe già entrare nel Consiglio di marzo, contemporaneamente alla presa d'atto delle dimissioni di Fabbri.“Non milito in nessuna forza politica – dice – metterei la mia modesta esperienza al servizio del paese.” Poi c'è la separazione consensuale di Noi Sammarinesi dalla DC. C'è chi si aspettava una reazione diversa all'annuncio in Comma Comunicazioni. Ma l'Aula ha preferito tacere. I più maliziosi vanno oltre e sospettano una mossa concordata per catalizzare quei voti di area cattolica che non andranno alla DC. “Nessuna dietrologia – assicura Marco Gatti. Chi lo sostiene la vede molto più complicata di quello che è: vale a dire una visione diversa sullo strumento più opportuno per fare politica”. Gatti si dice convinto che la differenza, al momento del voto, la faranno persone e contenuti. Upr, dal canto suo, non teme la concorrenza. “Noi Sammarinesi ha fatto una scelta legittima – dice Marco Podeschi – noi continueremo a portare avanti il nostro progetto, che si basa su programmi e proposte concrete più che su collocazioni politiche”. Con Repubblica Futura era stato avviato un confronto, interrotto mesi fa. Si potrà riprendere la collaborazione? “L'invito è ancora aperto – dice Mario Venturini - non abbiamo chiuso le porta in faccia a nessuno. Sono stati loro a frenare”. Gli risponde, senza mezzi termini, Gian Nicola Berti: un buon politico non chiude mai le porte. Io non sono un buon politico, certe porte mi sembrano un po' vecchie. Serve il nuovo, il nuovo vero – dice -, serve la società civile e non politici di lungo corso.” E i movimenti? C'è chi vedrebbe di buon grado un'alleanza fra Rete e Civico 10. Le votazioni sugli odg di Rete, in Consiglio, sgombrano il campo dai dubbi. Basta fare una botta di conti. Anche qui la porta rimane aperta, anche se, rileva Roberto Ciavatta, Civico 10 sembra seguire altre logiche. Ciavatta ricorda il mandato della gente: “chiedeva ai movimenti civici di svecchiare la politica”. “C'è nell'Aula un appiattimento su logiche solo consiliari – commenta -, non ci interessano alleanze trasversali. E si augura che i movimenti tornino a fare politica. Mano tesa anche a Lazzari e Pedini Amati con cui da tempo Rete collabora in Aula. I due indipendenti sono corteggiati anche dal Tavolo Riformista. Venerdì è stato fissato un primo incontro interlocutorio.
MF
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