È stato esaminato dalla I Commissione Consiliare Permanente il progetto di legge di riforma sulle norme di disciplina per i pubblici dipendenti. La norma seguirà l'ordinario iter legislativo, sottolinea la Segreteria Interni con una nota, data la natura delicata e rilevante della materia. La nuova legge prevede un unico procedimento disciplinare sia per contratto di pubblico impiego che privatistico così che si possa arrivare ad una riduzione delle tempistiche per la procedura di valutazione.
Prevista anche la modifica della composizione della Commissione di Disciplina come anche richiesto dalle raccomandazioni del Greco già dal 2011. Vengono inoltre rafforzati tutti i passaggi relativi ai conflitti di interesse, introdotto l’obbligo di astensione e la possibilità, per i dipendenti pubblici, di ricusare i membri della Commissione di Disciplina.
Vengono mantenute le tipologie di sanzione disciplinare (ammonizione, censura, sospensione e licenziamento), ma sono introdotte due importanti novità. La prima è quella che individua nel Dirigente il titolare dell’azione disciplinare; la seconda novità, dirompente rispetto al passato, consiste nell’introduzione della possibilità di licenziamento a causa dell’insufficiente rendimento del dipendente.