Riunioni fiume, confronti a ritmo serrato, praticamente senza soluzione di continuità. Il tempo stringe e la quadratura del cerchio sembra ancora difficile, arriverà forse all'ultimo minuto.
Già dal giorno successivo il voto elettorale è apparso complicato l'accordo fra le forze della coalizione vincente, e i momenti successivi non solo l'hanno confermato ma addirittura allontanato.
Per ora l'unica certezza sembra quella dei numeri, della ripartizione delle deleghe: le Segreterie di Stato scenderanno da 10 a 9; 5 saranno in carico alla Democrazia Cristiana, compresi Noi Sammarinesi; 3 Segreterie vedranno alla guida altrettanti esponenti del Psd; 1 sarà gestita da un rappresentate di Alleanza Popolare. E qui ci sarebbe la sorpresa della giornata. Stando ai rumors Ap si vedrebbe affidare la delega al Territorio, Ambiente e Agricoltura. Non ci sta Antonella Mularoni, che con chiarezza lo ha già comunicato ai suoi: “Ritengo che ognuno – ha detto loro – sia chiamato a dare il meglio di sé in un incarico di Governo, nella convinzione di non portare un contributo significativo al Territorio, preferisco non assumere alcun incarico”. Un gesto di coerenza, considerato che l'ex Segretario agli Esteri lo aveva già annunciato nei giorni scorsi, legando la sua accettazione alle competenze professionali. Se così fosse, la scelta di Ap potrebbe cadere su Matteo Fiorini, ma tutto è ancora da confermare. Sempre al di fuori dell'ufficialità, che arriverà con lo scioglimento della riserva di fronte alla Reggenza, agli Esteri ci andrà un rappresentante Dc, in pectore c'è Pasquale Valentini ma resta ancora probabile la candidatura di Francesco Mussoni, che se non dovesse trasferirsi a Palazzo Begni, potrebbe assumere la guida della Parva Domus, alla Segreteria degli Interni. Alle Finanze, nel rispetto dei pronostici, andrebbe Claudio Felici, mentre all'Industria si confermerebbe Marco Arzilli. In questo caso potrebbe esserci la possibilità di un rafforzamento di quel dicastero, che assumerebbe le sembianze di una Segreteria di Stato all'Economia. Sarà sempre un democristiano a guidare la Segreteria al Turismo, e potrebbe essere Gianfranco Ugolini, o Oscar Mina; alla Pubblica Istruzione e Cultura andrebbe Giuseppe Maria Morganti, mentre al Lavoro il nuovo Segretario potrebbe essere Iro Belluzzi. Tutto da confermare ma, sempre stando alle indiscrezioni, molto vicino alla realtà.
Sergio Barducci
Già dal giorno successivo il voto elettorale è apparso complicato l'accordo fra le forze della coalizione vincente, e i momenti successivi non solo l'hanno confermato ma addirittura allontanato.
Per ora l'unica certezza sembra quella dei numeri, della ripartizione delle deleghe: le Segreterie di Stato scenderanno da 10 a 9; 5 saranno in carico alla Democrazia Cristiana, compresi Noi Sammarinesi; 3 Segreterie vedranno alla guida altrettanti esponenti del Psd; 1 sarà gestita da un rappresentate di Alleanza Popolare. E qui ci sarebbe la sorpresa della giornata. Stando ai rumors Ap si vedrebbe affidare la delega al Territorio, Ambiente e Agricoltura. Non ci sta Antonella Mularoni, che con chiarezza lo ha già comunicato ai suoi: “Ritengo che ognuno – ha detto loro – sia chiamato a dare il meglio di sé in un incarico di Governo, nella convinzione di non portare un contributo significativo al Territorio, preferisco non assumere alcun incarico”. Un gesto di coerenza, considerato che l'ex Segretario agli Esteri lo aveva già annunciato nei giorni scorsi, legando la sua accettazione alle competenze professionali. Se così fosse, la scelta di Ap potrebbe cadere su Matteo Fiorini, ma tutto è ancora da confermare. Sempre al di fuori dell'ufficialità, che arriverà con lo scioglimento della riserva di fronte alla Reggenza, agli Esteri ci andrà un rappresentante Dc, in pectore c'è Pasquale Valentini ma resta ancora probabile la candidatura di Francesco Mussoni, che se non dovesse trasferirsi a Palazzo Begni, potrebbe assumere la guida della Parva Domus, alla Segreteria degli Interni. Alle Finanze, nel rispetto dei pronostici, andrebbe Claudio Felici, mentre all'Industria si confermerebbe Marco Arzilli. In questo caso potrebbe esserci la possibilità di un rafforzamento di quel dicastero, che assumerebbe le sembianze di una Segreteria di Stato all'Economia. Sarà sempre un democristiano a guidare la Segreteria al Turismo, e potrebbe essere Gianfranco Ugolini, o Oscar Mina; alla Pubblica Istruzione e Cultura andrebbe Giuseppe Maria Morganti, mentre al Lavoro il nuovo Segretario potrebbe essere Iro Belluzzi. Tutto da confermare ma, sempre stando alle indiscrezioni, molto vicino alla realtà.
Sergio Barducci
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