Non è ancora matrimonio, ma le due forze si sono trovate d’accordo su tanti punti programmatici e l’avvicinamento diventa un processo naturale. Questione morale in primis, “sempre una priorità”, sottolineano, e ancora giochi e casinò, residenze e sicurezza, territorio, economia. “E visto che al massimo fra 3 anni si tornerà al voto, con la nuova legge – ricorda Augusto Casali – è il caso di pensare per tempo a come arrivarci. Ed è assurdo – continua – che chi ha voluto la nuova legge elettorale oggi giochi a nascondino”. E’ unanime anche il giudizio negativo sulla maggioranza, “in verifica permanente – dicono – da almeno un anno, e siamo tutti in attesa di non si sa bene che cosa. Se la maggioranza c’è batta un colpo, altrimenti alzi bandiera bianca ed ammetta che così non si può andare avanti”. “Vogliamo ridare fiducia ai cittadini – rincara Marco Arzilli – far capire loro che c’è qualcuno che ragiona in prospettiva”. Molto negativamente viene visto il rapporto con l’Italia, ancora tutto da riprendere “e l’ultima cosa da chiedere – fa notare Arzilli – sarebbe il recupero del diritto al casinò, invece pare sia la prima”. I due partiti si dichiarano non interessati a progetti di corto respiro: le future coalizioni, concludono, dovranno riunirsi attorno ad un preciso programma di governo, alle cose da fare. Solo così potranno essere davvero coese.
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