Clima rovente e toni che si scaldano, fino a trascendere. Un copione che ormai si ripete - almeno così è stato per le ultime tre commissioni finanze, sanità e interni – tanto che ormai passa in secondo piano il tema di volta in volta in oggetto, e in evidenza resta solo l'incomunicabilità tra maggioranza e opposizioni. Minoranze ferme nel chiedere sedute straordinarie per audire figure amministrative terze rispetto al governo; maggioranza che, regolamento alla mano, riconduce la facoltà di convocare audizioni al Congresso di Stato e lancia accuse di forzatura, con spreco di tempi e soldi pubblici.
Lo strappo anche ieri sera, con il dibattito che arriva alle offese già dalle Comunicazioni, senza attendere il comma dedicato (quello cioè deputato alla discussione sulla reiterazione della richiesta di convocazione straordinaria delle sedute), i richiami del Presidente, i commissari di opposizione che abbandonano l'aula.
È proprio il Emmanuel Gasperoni che, incontrando la stampa, ripercorre i fatti ma su tutto segnala l'escalation nei toni “fino all'ingiuria – dice – condannando quello che definisce “un metodo organizzato, teso alla costate delegittimazione, con i toni dell'odio, che mira a trasformare la commissione in un tribunale per sentenze sommarie”. E si rifà al regolamento, forte anche del parere dell'Avvocatura dello Stato, richiesto ed emesso lo scorso 1 agosto.
Ricorda le tante occasioni di audizione in aula, solo nella commissione da lui presieduta (con il Comitato Esecutivo dell'ISS, con il presidente del CONS, con il Direttore del Casale La Fiorina; nonché la partecipazione dei Presidente degli Ordini di Avvocati e Notai; Ingegneri; Geometri).
E auspicando il ripristino del rispetto istituzionale, comunque, rilancia: “La porta della Commissione Sanità e territorio è sempre aperta, ci sono provvedimenti importanti da affrontare sul tavolo”.
Stesse tensioni, stesso canovaccio nella Commissione Finanze di luglio, ricostruite dal presidente Tony Margiotta che alle minoranze contesta l'“abuso” di convocazione delle sedute straordinarie per audizioni, parlando di “deriva antidemocratica e di bullismo consiliare”.
Giudizio politico affidato a Luca Boschi, coordinatore Civico 10, che nel rilanciare la stagione delle riforme, accusa le opposizioni che “incapaci di fare proposte e di rappresentare una alternativa al governo – dice - scelgono la strategia del trucco e del tranello”. Insieme sono tornati dalla Reggenza - lo avevano già fatto dopo la commissione Sanità dello scorso luglio – per segnalare e stigmatizzare quanto accaduto”.
Intanto, la minoranza resta sul piede di guerra: "Il Governo - dice il commissario del PDCS, Stefano Canti - non vuole o non sa affrontare i temi sui quali chiediamo chiarimenti"
Nel video, le interviste al Presidente della Commissione Sanità e Territorio, Emmanuel Gasperoni e al commissario PDCS, Stefano Canti
AS
Lo strappo anche ieri sera, con il dibattito che arriva alle offese già dalle Comunicazioni, senza attendere il comma dedicato (quello cioè deputato alla discussione sulla reiterazione della richiesta di convocazione straordinaria delle sedute), i richiami del Presidente, i commissari di opposizione che abbandonano l'aula.
È proprio il Emmanuel Gasperoni che, incontrando la stampa, ripercorre i fatti ma su tutto segnala l'escalation nei toni “fino all'ingiuria – dice – condannando quello che definisce “un metodo organizzato, teso alla costate delegittimazione, con i toni dell'odio, che mira a trasformare la commissione in un tribunale per sentenze sommarie”. E si rifà al regolamento, forte anche del parere dell'Avvocatura dello Stato, richiesto ed emesso lo scorso 1 agosto.
Ricorda le tante occasioni di audizione in aula, solo nella commissione da lui presieduta (con il Comitato Esecutivo dell'ISS, con il presidente del CONS, con il Direttore del Casale La Fiorina; nonché la partecipazione dei Presidente degli Ordini di Avvocati e Notai; Ingegneri; Geometri).
E auspicando il ripristino del rispetto istituzionale, comunque, rilancia: “La porta della Commissione Sanità e territorio è sempre aperta, ci sono provvedimenti importanti da affrontare sul tavolo”.
Stesse tensioni, stesso canovaccio nella Commissione Finanze di luglio, ricostruite dal presidente Tony Margiotta che alle minoranze contesta l'“abuso” di convocazione delle sedute straordinarie per audizioni, parlando di “deriva antidemocratica e di bullismo consiliare”.
Giudizio politico affidato a Luca Boschi, coordinatore Civico 10, che nel rilanciare la stagione delle riforme, accusa le opposizioni che “incapaci di fare proposte e di rappresentare una alternativa al governo – dice - scelgono la strategia del trucco e del tranello”. Insieme sono tornati dalla Reggenza - lo avevano già fatto dopo la commissione Sanità dello scorso luglio – per segnalare e stigmatizzare quanto accaduto”.
Intanto, la minoranza resta sul piede di guerra: "Il Governo - dice il commissario del PDCS, Stefano Canti - non vuole o non sa affrontare i temi sui quali chiediamo chiarimenti"
Nel video, le interviste al Presidente della Commissione Sanità e Territorio, Emmanuel Gasperoni e al commissario PDCS, Stefano Canti
AS
Riproduzione riservata ©