Nessun dubbio si sia trattato di una visita storica. La prima di un Presidente statunitense nella città che il 6 agosto del '45 – quando il Giappone era ormai in ginocchio - venne devastata dalla bomba atomica. Ma Obama non ha chiesto scusa al popolo nipponico, per la tragedia di Hiroshima. Qui – ha detto nel suo discorso al Memoriale della Pace – la guerra nucleare ha raggiunto il suo picco peggiore e il mondo è cambiato. Si tratta di una storica chance - ha aggiunto - per riaffermare l'impegno ad un mondo senza più armi nucleari”. Dichiarazioni tuttavia che, secondo alcuni analisti, stridono con le 7000 testate atomiche presenti negli arsenali americani, e con i circa 600 miliardi di dollari di spesa militare annua del suo Paese: 10 volte superiore, per intendersi, rispetto a quella della Russia. E proprio di Russia si è discusso – tra le altre cose - nel G7 giapponese appena conclusosi; il premier britannico Cameron ha rivelato che saranno prolungate quelle sanzioni, che stanno provocando danni notevoli all'economia di vari paesi europei, Italia in primis. Nel comunicato finale, che ha chiuso la 2 giorni di Ise-Shima, i cosiddetti grandi della Terra si sono concentrati innanzitutto sul tema della crescita; sottolineando la necessità di usare ogni strumento per sostenere la domanda”. Il documento accoglie poi l'appello lanciato dall'UE, attestando che i “migranti e i rifugiati sono una sfida che richiede una risposta globale”. Infine l'allarme terrorismo, con l'impegno a combattere ogni fonte di finanziamento.
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