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Occhi della politica su accordo UE. Ambasciata francese invia esperto per focus sul sistema finanziario sammarinese

Beccari annuncia l'Oratore Ufficiale per la cerimonia del 1^ aprile: sarà Marta Cartabia. Percorso di associazione al centro della Commissione. Critiche bipartisan alle dichiarazioni del Direttore di Limes, Caracciolo.

di Monica Fabbri
10 feb 2022

Sarà il ministro italiano della Giustizia Marta Cartabia l’Oratore Ufficiale per la cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti il 1° aprile. Lo annuncia, in Commissione Esteri, il Segretario Luca Beccari. L'attenzione si sposta poi sul percorso di associazione all'UE. Non sono passate inosservate le dichiarazioni a RTV del direttore di Limes. Per Lucio Caracciolo l’accordo sarebbe negativo per San Marino. “Boutade che disorientano”, commenta Nicola Renzi, “si dica chiaramente se ci crediamo ancora”. “È intollerabile, è una scelta fatta dalla Repubblica”, afferma Gerardo Giovagnoli, che invoca maggior compattezza e coerenza, mentre Marica Montemaggi si dice disorientata, “il tema è delicato e divisivo, la politica deve fare squadra”.

“L’indirizzo è quello di camminare verso l’integrazione con l’Ue in maniera molto chiara” afferma Manuel Ciavatta, “utile una tabella di marcia”. E se Libera parla di scarso allineamento politico, Carlotta Andruccioli di Motus Liberi chiarisce: “Non siamo euro-scettici o contrari all’integrazione, ma servono approfondimenti maggiori”.

“Quella di Caracciolo è una posizione personale, non legata al nostro percorso”, risponde Beccari, che conferma la volontà ferrea di arrivare velocemente alla conclusione del negoziato. “Credo che l'accordo sia un obiettivo condiviso da tutti. Non ci sono forze politiche a San Marino schierate contro”, dichiara ai nostri microfoni il titolare degli Esteri. “Il progetto va avanti da anni, è stato preso in mano da almeno tre Governi diversi e sempre sostenuto dalle opposizioni. Da questo punto di vista siamo fortunati, non siamo divisi sul principio”.

Ritiene il 2022 un anno importante, “il semestre francese sicuramente può essere significativo e il cambiamento di competenze è un impulso che la Commissione ha voluto dare al negoziato. Per noi è importante, perché siamo in una fase di sviluppo e progettazione che richiedono uno scenario definito sul futuro”.

Intanto l'Ambasciata di Francia ha inviato un proprio consulente per un confronto, al Begni, prima con la Commissione Finanze, poi con quella d'Inchiesta, per fotografare la realtà sammarinese dal punto di vista economico e bancario. Per Denise Bronzetti la questione è delicata, “lascia perplessi che nulla sia passato per la commissione Esteri”. Una visita che il Psd definisce “anomala” e che per RF andava preparata, per fare sistema. Beccari getta acqua sul fuoco: “Sono missioni che l'Ambasciata francese fa periodicamente con molti Stati. Nella loro veste di presidenza di turno vogliono approfondire alcune tematiche per dare impulso al negoziato.

Tratta poi temi rispetto ai quali siamo in diversi contesti ampiamente valutati e monitorati, dato che Fmi, Ocse e società di rating esprimono rapporti continui su San Marino. Le caratteristiche del nostro sistema, quindi, non sono un mistero. Ci fa comunque piacere avere l'attenzione in termini conoscitivi di un paese come la Francia, che in questo momento ha un ruolo ancor più importante”. Non mancano, poi, dall'opposizione, interrogativi sull’opportunità di visite in Paesi extra Ue.

Recentemente Beccari, assieme al collega alle Finanze Gatti, è stato a Londra, dove ha incontrato i ministeri Esteri e Commercio. Sul tavolo gli accordi per la protezione e promozione degli investimenti e per l'eliminazione della doppia imposizione. Si vuole inoltre dare attuazione al memorandum, firmato a novembre, per rafforzare la cooperazione fra i due stati. A marzo saranno in visita a Londra anche i Capitani Reggenti. “L'Inghilterra è fuori dall'Unione Europea, così come gli Stati Uniti, la Russia, Israele. Però San Marino ha una politica estera che si muove a 360 gradi”, dichiara Beccari. “Il nostro obiettivo primario è il rapporto con l'Italia, abbiamo dimostrato di avergli dato grande impulso, e stiamo lavorando con l'Unione Europea anche a livello politico, ma questo non esclude rapporti con altri paesi da sempre amici, che possono rappresentare un'opportunità per San Marino. E' importante mantenere buoni rapporti con l'Inghilterra. Al di là della sua uscita dall'Unione Europea, rimane una delle grandi potenze al mondo e fa comunque parte di questa area geografica”.

Nel servizio l'intervista al Segretario agli Esteri Luca Beccari




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