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On. Scalfarotto dalla Reggenza invoca “gioco di sponda”, non solo nei momenti di crisi

Seconda giornata di visita sul Titano per il Sottosegretario agli Esteri, Ivan Scalfarotto. Questa mattina in udienza dai Capitani Reggenti, Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini

di Annamaria Sirotti
25 nov 2020
Il Sottosegretario agli esteri Ivan Scalfarotto a colloquio con la Reggenza
Il Sottosegretario agli esteri Ivan Scalfarotto a colloquio con la Reggenza

 “È una nuova fase di rilancio dei rapporti quella che si è aperta, dopo un lungo periodo che ha visto l'assenza di intese significative”, così il Segretario agli Esteri Luca Beccari presenta alla Reggenza l'onorevole Ivan Scalfarotto. “Una macchina al lavoro, dopo ben due incontri ufficiali e l'insediamento del tavolo misto, nel giro di poche settimane” – prosegue, ricordando i dossier aperti e le “azioni coordinate nell'affrontare la pandemia, sia sul fronte sanitario, sia nella sfida della ripresa economica”. Un dialogo che si vuole strutturato, “perché il fatto che San Marino e Italia si confrontino non suoni più come una notizia, bensì come una routine”.

Parte da qui anche il sottosegretario Scalfarotto, non prima però di aver ricordato la sua ammirazione e rispetto verso “l'antichissima democrazia di San Marino, che noi italiani – ha detto – dovremmo considerare una sorella maggiore”. Invoca il gioco di sponda, ricorda che “l'unione fa la forza”, non solo nelle sedi multilaterali e non solo nei momenti di crisi, guardando, in una ottica proattiva, a strategie e progetti comuni.

Dalla Reggenza sottolineato il valore di una visita iscritta in un percorso bilaterale “che ha conosciuto un concreto slancio nella definizione delle tante questioni in corso”, auspicandone risoluzione positiva “in favore di due Paesi che vivono, convivono, condividono la stessa casa”. Auspicio poi che gli incontri bilaterali siano frequenti e continuativi, non più sporadici o legati a singole necessità. Rapporto fra due Paesi ulteriormente avvicinati dalla pandemia, in una lotta comune alla sua diffusione: “Ancora più uniti e solidali – dice la Reggenza - nell'offrire mutuo sostegno e risposta alle esigenze di risorse umane e materiali, nel richiamo costante alle prerogative del nostro Stato enclave”.


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