Usot e Consorzio San Marino 2000 solo un mese fa denunciavano i numeri da incubo nel settore turistico. Il bollettino di statistica conferma i timori rilevando ad agosto un calo del 15,69% rispetto allo stesso mese del 2011. Insomma, la situazione è difficile, ma non riguarda solo San Marino, tutta l’Italia delle vacanze sta risentendo della crisi, tanto che in riviera non sono nuovi casi di gestori d’albergo che dopo una stagione in rosso hanno fatto le valige senza pagare dipendenti, proprietari e fornitori. Nella recessione globale una politica lungimirante può fare, però, la differenza. Nella corsa al voto ogni coalizione e movimento propone la sua ricetta. Per Stefano Raggi del Consorzio sarà necessario, in futuro, rimettere mano all’organizzazione dell’accoglienza. “Va rivista – dice - la delibera sui flussi”. E’datata 1994, quando i turisti prendevano d’assalto la Repubblica. Le cose sono cambiate, occorre liberalizzarla. Ma al di là delle tante cose da fare – fra cui la valorizzazione del sito Unesco - ciò che preoccupa gli operatori è la prassi consolidata da parte dei nuovi Segretari che si insediano di abbandonare i progetti e il lavoro dei loro predecessori. “Quando cambiano politici e staff si riparte nuovamente da zero – avverte Raggi – creando un grave danno all’economia turistica.” Chiede inoltre al governo che verrà. di gestire i fondi destinati al comparto insieme ad associazioni di categoria e operatori del settore.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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