Licenziato dal Governo e dal Patto il pacchetto trasparenza è stato illustrato alle categorie economiche e sociali insieme alla riforma fiscale, per raccogliere le ultime osservazioni prima di portare i provvedimenti legislativi in aula consiliare. L’intento, come noto, è quello di scongiurare l’ingresso nella black list italiana. Presente ai colloqui anche il consulente, Piergiorgio Valente. Domani l’appuntamento è con le forze di opposizione che però si dicono pronte a disertare l’incontro se nella delegazione di governo siederà il Segretario alle Finanze. “Intanto – spiega il capogruppo del Psd, Claudio Felici - veniamo informati di cose già decise, poi uno dei principali problemi del rapporto con l’Italia è proprio il Segretario Gatti, non può esser lui a continuare a fare il maestro di cerimonia ma deve uscire dal proprio ruolo. La condizione per proseguire il dialogo fra opposizione maggioranza, è la sua uscita di scena”. Anche Ivan Foschi di Sinistra Unita invoca chiarezza e parla di contraddizioni. “Se è dimissionario – afferma – è del tutto inopportuna la sua presenza quando si illustra una riforma fiscale”. Il segretario dei Socialisti Riformisti, Simone Celli ricorda che già in aula consiliare avevano annunciato che senza chiarimenti sulla posizione di Gatti non avrebbero partecipato al confronto: “è grave – afferma – questo comportamento autoreferenziale del Governo”. Definisce la situazione “surreale” il segretario dei DdC, Giovanni Lonfernini. "Una situazione – afferma - che ridicolizzerebbe la maggioranza dopo avere chiuso una pesante verifica interna. Saremmo di fronte ad una vera e propria farsa”
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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