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A Palazzo Begni il confronto Italia - San Marino sui lavoratori d’oltre confine

8 feb 2007
Palazzo Begni
Palazzo Begni
Una trattativa ferma al 2004, quella fra Italia e San Marino, e saranno proprio le due delegazioni tecniche a dover riannodare i fili del confronto. Su che base non è dato saperlo.
Il Governo sammarinese non ha ancora definito le sue richieste in materia di lavoro transfrontaliero, dunque si annuncia un incontro interlocutorio che avrà sul tavolo tutte le tematiche relative ai lavoratori italiani: dalla fiscalità, al tema dei diritti, con accenno alla disparità di trattamento, dagli ammortizzatori sociali alla sanità.
Proprio il discorso relativo alla quote sanitarie che San Marino deve girare al Paese di provenienza del lavoratore, si annuncia come uno dei nodi al centro della trattativa, che vedrà da parte sammarinese una delegazione composta da 8 persone, in rappresentanza dell’ufficio rapporti economici internazionali, dei dipartimenti sanità e attività produttive, del dipartimento affari esteri, della Segreteria al lavoro, alle finanze, dell’ ufficio prestazioni sanitarie.
Da parte italiana saranno cinque i funzionari accompagnati dall’ ambasciatore d’ Italia a San Marino, Fabrizio Santurro. Tecnici del ministero del lavoro, della direzione generale di tutela delle condizioni di lavoro, e del ministero della salute.
Il Governo sammarinese ha promesso di consegnare entro marzo una proposta formale sulla quale intavolare il negoziato, ma è praticamente certo che la questione doppia tassazione – particolarmente sentita dai sindacati – sarà affrontata solo in una seconda tornata di confronto, quando le due delegazioni entreranno nei singoli capitoli.
È solo una tappa di avvicinamento nel più ampio rapporto bilaterale che sempre a febbraio vedrà ulteriori incontri sulla convenzione in materia radiotelevisiva e la prosecuzione di quelli in campo fiscale e dell’accordo di cooperazione.

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