L’appuntamento è alle 21 in via Ordelaffi. Il consiglio direttivo del Psd dovrà decidere se sedersi o meno al tavolo dell’esecutivo del Partito Socialista. E’ il via libera più sofferto, dopo quello degli alleati, perché su Socialisti e Democratici si appuntano gli interrogativi maggiori di un percorso di riaggregazione. Un parlamentino precedente non aveva nascosto dubbi e mugugni della corrente democratica. Un’ala del partito rimasta indigesta agli altri protagonisti del progetto. Finora il confronto si è spostato sulla stampa, su dichiarazioni pubbliche, su comunicati ufficiali, mai in un colloquio a tre. L’esecutivo potrebbe essere l’occasione. Il Psd si è preso tempo, rispetto agli altri per dare una risposta. Giorni nei quali ci sono state riunioni ufficiali e ufficiose al suo interno, alla ricerca della quadratura del cerchio. L’ultima nel pomeriggio. Quella definitiva sull' atteggiamento da tenere. Il Direttivo potrebbe decidere per il sì, almeno in questa fase. Una strada suggerita dagli stessi socialriformisti, intenzionati a partecipare all’esecutivo per poi dare la risposta definitiva.
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