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Patto: "La priorità più urgente il rapporto con l'Italia"

9 gen 2009
Patto per San Marino
Patto per San Marino
Il coordinamento del Patto per San Marino conferma l’intenzione di imprimere una svolta significativa in tema di qualità e competenza ma anche di rigore, nelle nomine, le scelte e le decisioni. Nei primi 100 giorni di governo si metterà mano alle priorità; la più urgente: un nuovo rapporto con l’Italia. “Da qui - spiega il Patto - derivano tutte le decisioni per risollevare il settore bancario, finanziario e dell’interscambio commerciale. Le fibrillazioni politiche degli ultimi anni hanno impedito l’operatività in settori chiave, come Esteri, Finanze e Giustizia, si deve recuperare terreno”.
L’obiettivo principale rimane l’ingresso nella white list, e la procedura rafforzata del Moneyval, fino a settembre, non aiuta, poi c’è l’azione delle procure e un atteggiamento apertamente ostile di vari settori amministrativi italiani. Insomma si naviga controvento. Ma il dialogo politico con Roma si è riaperto e l’Unione Europea dimostra un’attenzione positiva.
Tra le urgenze vanno comprese la sicurezza, la riforma della pubblica amministrazione e quella previdenziale. Sul fronte della sicurezza si pensa all’utilizzo di tutti gli strumenti tecnologici idonei a consentire un’azione di controllo e repressione da parte delle forze dell’ordine, poi un provvedimento per il censimento e subito dopo la nuova legge sulle residenze e i permessi di soggiorno. La riforma della PA sarà nei primi atti di gennaio, quella previdenziale a febbraio/marzo. “Nel frattempo - spiega il Patto - la nomina dell’Ufficio di controllo e vigilanza sulle attività economiche e l’Ufficio di Collegamento, nella prossima sessione consigliare; proposte per fronteggiare la crescente richiesta delle aziende di mobilità e di riduzione del personale; le grandi opere pubbliche e le iniziative conseguenti all’ingresso di San Marino nel patrimonio dell’Unesco”.

Sergio Barducci

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