Il Pdcs, con il vicesegretario Manuel Ciavatta, chiede a Rete di ritirare l'odg, presentato nella precedente sessione straordinaria, che pone alcune condizioni – a partire dalla riforma dell'Igr – per rendere sostenibile il debito estero e i conti pubblici. Un odg, quello di Rete che, secondo il Pdcs, sembra un atto di sfiducia al Segretario di Stato alle Finanze democristiano Marco Gatti. Alla richiesta di ritiro si è associato Alessandro Mancini di Alleanza Riformista. Anche per Carlotta Andruccioli, di Domani Motus Liberi, la riforma Igr non è poi così necessaria: "Non è possibile - ha affermato - che l'unica risposta al problema del debito sia in chiave recessiva. Servono nuove entrate e puntare sullo sviluppo economico, oltre alle riforme". Rete, con il Segretario Emanuele Santi e il Consigliere Matteo Zeppa, fa sapere che non ritirerà l'odg ma c'è disponibilità a concordare modifiche anche se di fatto – è stato detto – si chiede, sostanzialmente, di concretizzare ciò che è già previsto nel programma di Governo. Per il Segretario di Stato alle Finanze Gatti serve un chiarimento interno alla maggioranza e se non c'è condivisione e coesione è difficile andare avanti. Per Libera non è ben chiaro se siamo in una crisi di Governo ma ciò che sta accadendo ci si avvicina molto: "Non farete nè riforma Igr, nè il Prg". Diversi e bipartisan, in aula, gli appelli alla chiarezza.
Concluso il comma comunicazioni e il dibattito politico generale c'è stato il riferimento del Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente Stefano Canti sulle Strategie per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'ONU. Messo a disposizione dell'aula un corposo documento sulle iniziative e gli interventi per conciliare crescita economica e sviluppo sostenibile. “È un libro dei sogni” secondo le opposizioni che hanno manifestato sfiducia nei confronti di Canti per quel che ha fatto nella gestione dei rifiuti e col Prg Boeri che – secondo Libera – già di per sé era la strada maestra per centrare molti degli obiettivi dell'Agenda Onu 2030. Il Segretario di Stato Canti ha preannunciato un ordine del giorno che auspica venga approvato all'unanimità.