La maggioranza non si arrocchi su posizioni di solidarietà o di difesa dell'orticello ma si chieda piuttosto se ci sono le condizioni perchè il governo vada avanti. Così la Democrazia cristiana il giorno dopo lo scontro di fuoco in Aula sulla nomina del Presidente di Banca Centrale, accompagnata dalla pubblicazione di stralci dell'ordinanza sull'inchiesta titoli. Da un anno, puntualizza il segretario Venturini, denunciamo le stesse cose. “Abbiamo presentato un esposto alla Reggenza e proposto una commissione di inchiesta. Ci hanno dato dei bugiardi”.
Non basta dire sono stati nominati da altri e noi li abbiamo allontanati, puntualizza. Loro li hanno sempre difesi, hanno nominato il cda di Cassa e hanno approvato e sostenuto i Decreti scritti da altri. Un gruppo esterno, puntualizza il capogruppo della dc Cardelli, dettava le scelte e ha acquistato 43 milioni di titoli a vantaggio di privati. La maggioranza aveva l'obbligo di verificare quanto succedeva, invece ha bocciato l'ordine del giorno che chiedeva il risarcimento dei danni prodotti da Savorelli.
Valentini legge il tentativo di classificare tutto come un contrasto tra maggioranza e opposizione. Non c'è, dice, un confronto nel merito. Questa volta però, sottolinea, ci sono i documenti. E San Marino si presenta al Fondo Monetario per essere aiutato, senza aver fatto chiarezza sulle ragioni che hanno prodotto questo stato di cose. Secondo Francesco Mussoni la maggioranza non ha avuto il tempo di metabolizzare i contenuti dell'ordinanza. "A noi, dice, non interessa la spallata al governo ma emerge chiaramente una responsabilità politica nell'avvallo alle scelte su Asset e Cassa". C'è stato un evidente difetto di controllo a cui non si risponde con “la magistratura deve fare il suo corso”. E si appella alle persone di buon senso e in buona fede chiedendo di difendere insieme il Paese.
Sonia Tura
Nel video l'intervista al capogrupppo Pdcs Alessandro Cardelli
Non basta dire sono stati nominati da altri e noi li abbiamo allontanati, puntualizza. Loro li hanno sempre difesi, hanno nominato il cda di Cassa e hanno approvato e sostenuto i Decreti scritti da altri. Un gruppo esterno, puntualizza il capogruppo della dc Cardelli, dettava le scelte e ha acquistato 43 milioni di titoli a vantaggio di privati. La maggioranza aveva l'obbligo di verificare quanto succedeva, invece ha bocciato l'ordine del giorno che chiedeva il risarcimento dei danni prodotti da Savorelli.
Valentini legge il tentativo di classificare tutto come un contrasto tra maggioranza e opposizione. Non c'è, dice, un confronto nel merito. Questa volta però, sottolinea, ci sono i documenti. E San Marino si presenta al Fondo Monetario per essere aiutato, senza aver fatto chiarezza sulle ragioni che hanno prodotto questo stato di cose. Secondo Francesco Mussoni la maggioranza non ha avuto il tempo di metabolizzare i contenuti dell'ordinanza. "A noi, dice, non interessa la spallata al governo ma emerge chiaramente una responsabilità politica nell'avvallo alle scelte su Asset e Cassa". C'è stato un evidente difetto di controllo a cui non si risponde con “la magistratura deve fare il suo corso”. E si appella alle persone di buon senso e in buona fede chiedendo di difendere insieme il Paese.
Sonia Tura
Nel video l'intervista al capogrupppo Pdcs Alessandro Cardelli
Riproduzione riservata ©