"Un problema, quello dei rifiuti speciali, la cui risoluzione non è più rimandabile. Ci sono aziende che faticano a smaltirli e sono costrette ad immagazzinare scorie pericolose e altamente inquinanti all’interno dei propri locali, con tutti i rischi che ne conseguono". Così il Segretario di Stato Marino Riccardi, nell’incontro con il Ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio, durante il quale non ha mancato di sottolineare anche la necessità per San Marino di raggiungere prima o poi una doverosa autonomia in questo settore. All’origine di tutto, infatti, il mancato rinnovo della collaborazione con la Provincia di Rimini, a cui il Titano si è appoggiato finora. Il nuovo Piano sui Rifiuti - approvato dall’amministrazione provinciale riminese lo scorso giugno - non prevede più la possibilità per la Repubblica di usufruire degli impianti di smaltimento del Gruppo Hera. Decisione che ha spinto le istituzioni sammarinesi a rivolgersi altrove in cerca di una valida alternativa, almeno finché non si adotteranno tutte le misure necessarie per essere autonomi. Si è quindi pensato al Comune di Sogliano, in possesso di un inceneritore, ma – stando a quanto riferito dal Segretario Riccardi – la richiesta economica pervenuta al Governo si è rivelata più alta del previsto e ciò ha sollevato dubbi e ripensamenti. “Stiamo comunque valutando anche altre possibilità di collaborazione con le Marche – ha aggiunto Riccardi rivolgendosi al Ministro italiano – confidiamo però nella possibilità di accelerare i tempi per la ratifica di un accordo in materia con l’Emilia Romagna, da definirsi preferibilmente entro la fine di novembre”.
Riproduzione riservata ©