A Santarcangelo Pier Luigi Bersani, per gli incontri promossi dal Pd in vista delle elezioni europee e per partecipare al congresso della Cgil in corso a Rimini. A chi gli chiedeva se il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, possa essere considerato il Renzi della Cgil, Bersani si è limitato a replicare con un "queste sono cose della Cgil, un dibattito loro". Quanto ai rapporti tra i governi e le parti sociali, ha puntualizzato Bersani, "credo che nessuno voglia tornare agli stanchi riti di una concertazione ma, tra negare questo e dire che dobbiamo fare in Italia l'orchestra Felliniana ce ne passa, perché la gente, credo, non ami vedere battibecchi fra protagonisti". Piuttosto, ha proseguito Bersani, "amerebbe vedere che su un tema come il lavoro, non solo le regole ma come si fa a dare un po' di lavoro, ci fossero discussioni e anche un po' di decisioni. L'ultima parola - ha argomentato - ovviamente tocca a governo e parlamento, però, qualche buona idea può venire anche dagli interlocutori". A tale riguardo, ha concluso Bersani, l'esempio può venire dalle ristrutturazioni edilizie, unica cosa che sta facendo occupazione, generate da una legge del 1998 di cui "sono un buon testimone perché l'ho fatta su suggerimento di una forza sociale, come la Cna".
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