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La politica italiana cerca ancora una intesa sull’articolo 18

19 mar 2012
La politica italiana cerca ancora una intesa sull’articolo 18
La politica italiana cerca ancora una intesa sull’articolo 18
Ore decisive per la riforma del mercato del lavoro. Alla vigilia dell’incontro di domani tra Monti ed i sindacati, quello conclusivo per il varo di una riforma che il presidente del consiglio vuole illustrare agli investitori durante la sua missione in Estremo oriente, il presidente Napolitano prende atto del vortice di contatti in corso e nel decimo anniversario della morte del giuslavorista Marco Biagi, assassinato dalle Br, si appella per l’ennesima volta al massimo di impegno possibile. "Mi aspetto che le parti sociali mostrino di intendere che è il momento di far prevalere l'interesse generale su qualsiasi interesse e calcolo particolare", dice il capo dello Stato che ammonisce: “sarebbe grave se non ci sarà l’accordo di tutti” su un tema così delicato per la crescita del Paese.
Sull’articolo 18 resta la rigidità della Cgil, la cui leader Camusso potrebbe in extremis incontrare questa notte il governo, mentre il Pd trova un punto di equilibrio su una riscrittura della tutela per i lavoratori sulla base del modello tedesco, anche se Bersani non nasconde la preoccupazione per una possibile spaccatura con la Cgil. E mentre Silvio Berlusconi con i suoi 48 milioni di euro nel 2012 si conferma il Paperone della politica italiana, e il suo delfino Alfano guadagna più di Bersani e Casini, il governo concentra la sua attenzione diplomatica sull’India, dove i Marò continuano a restare in carcere e due italiani sono ostaggi di ribelli maoisti. Ma continuano a far discutere le inchieste giudiziarie. Dopo quella sul leghista lombardo Boni stavolta i giudici indagano per finanziamento illecito su Romano La Russa, fratello dell’ex ministro della Difesa.

Da Roma Francesco Bongarrà

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