Chi non paga le tasse “offre ai propri figli un pane avvelenato” perché “li renderà cittadini di un Paese non vivibile”. E’ la dichiarazione di guerra che Mario Monti lancia agli evasori fiscali.
Il presidente del Consiglio ammette quanto sia difficile varare le liberalizzazioni, anche a fronte dei tassisti che bloccano le città e dei camionisti che paralizzano la Sicilia. Le misure comunque arriveranno entro venerdì, e da lunedì parte a palazzo Chigi il confronto con sindacati e Confindustria sulla riforma del mercato del lavoro. Dunque Monti difende i controlli fiscali partiti con il blitz dei finanzieri a Cortina. Il premier a Londra incontra il primo ministro britannico Cameron e gli investitori della City. Ribadisce di non aver chiesto aiuti alla Germania, ed ammette di non sapere quanto ancora durerà la crisi. E sottolinea che le verifiche fiscali “non sono vessazioni”, ma servono solo a fare uscire allo scoperto quei “soliti ignoti” che non pagano le tasse.
Intanto Napolitano continua il proprio pressing per la riforma elettorale. Al Quirinale tra ieri e oggi sono saliti i leader di Terzo Polo, Pdl e Pd, con Bersani che considera “urgente” una nuova legge elettorale. Incontri che seguono quelli dei giorni scorsi con Monti a Palazzo Chigi, che spingono Pisanu a pensare ad un coordinamento della maggioranza parlamentare, con Scajola che pensa ad un’unione dei moderati.
Ma il Pdl mette le mani avanti. Lupi denuncia di un’”opa ostile” di Casini sul Pdl, mentre Berlusconi, pressato da Bossi che gli chiede di staccare la spina al governo Monti, pensa che per il Professore le prossime settimane saranno decisive.
Da Roma Francesco Bongarrà
Il presidente del Consiglio ammette quanto sia difficile varare le liberalizzazioni, anche a fronte dei tassisti che bloccano le città e dei camionisti che paralizzano la Sicilia. Le misure comunque arriveranno entro venerdì, e da lunedì parte a palazzo Chigi il confronto con sindacati e Confindustria sulla riforma del mercato del lavoro. Dunque Monti difende i controlli fiscali partiti con il blitz dei finanzieri a Cortina. Il premier a Londra incontra il primo ministro britannico Cameron e gli investitori della City. Ribadisce di non aver chiesto aiuti alla Germania, ed ammette di non sapere quanto ancora durerà la crisi. E sottolinea che le verifiche fiscali “non sono vessazioni”, ma servono solo a fare uscire allo scoperto quei “soliti ignoti” che non pagano le tasse.
Intanto Napolitano continua il proprio pressing per la riforma elettorale. Al Quirinale tra ieri e oggi sono saliti i leader di Terzo Polo, Pdl e Pd, con Bersani che considera “urgente” una nuova legge elettorale. Incontri che seguono quelli dei giorni scorsi con Monti a Palazzo Chigi, che spingono Pisanu a pensare ad un coordinamento della maggioranza parlamentare, con Scajola che pensa ad un’unione dei moderati.
Ma il Pdl mette le mani avanti. Lupi denuncia di un’”opa ostile” di Casini sul Pdl, mentre Berlusconi, pressato da Bossi che gli chiede di staccare la spina al governo Monti, pensa che per il Professore le prossime settimane saranno decisive.
Da Roma Francesco Bongarrà
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