Stretta sulle pensioni, tagli a Regioni e Enti Locali, più Irpef per i redditi oltre 75mila euro, ticket sulla sanità. E' il quadro della maximanovra di dicembre varata dal Consiglio dei Ministri. “Servono sacrifici o lo Stato sarà insolvente e per l'Italia ci sarà l'infamia di travolgere l'eurò” ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti incontrando parti sociali ed enti locali. “Manovra indispensabile”, secondo Confindustria. “Insopportabile” secondo Susanna Camusso. “Il Governo vuol fare cassa sui più poveri”, afferma il segretario della CGIL. In subbuglio, comunque, tutto il Mondo sindacale. Sul fronte politico l’unico “no” deciso è quello della Lega. La manovra, per le pensioni, prevede il metodo contributivo per tutti. In anzianità con 42 anni di contributi per gli uomini, 41 per le donne. Quelle di vecchiaia a 66 anni, per gli uomini dal 2012, dal 2018 per le
donne. La rivalutazione piena rispetto all'inflazione nel 2012 prevista solo per le pensioni fino a 486 euro. Ammonterebbero a 5 mld i tagli che il governo si appresterebbe a fare nei confronti di Regioni e Enti locali.
donne. La rivalutazione piena rispetto all'inflazione nel 2012 prevista solo per le pensioni fino a 486 euro. Ammonterebbero a 5 mld i tagli che il governo si appresterebbe a fare nei confronti di Regioni e Enti locali.
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