Mentre il presidente Napolitano chiede ai partiti di non temere l’unità sui valori comuni, gli occhi della politica italiana sono tutti puntati su Pontida e su quanto Bossi dirà al raduno della Lega. Parole che, sottolinea Maroni “certamente influiranno sulla scena politica; perchè il Carroccio è sempre determinante e gioca un ruolo da grande protagonista”. A pochi giorni dal voto di fiducia sul decreto sviluppo e dalla verifica parlamentare di governo, l’opposizione cerca di incunearsi nel disagio del Carroccio per una spallata. “La Lega rifletta a fondo se sia o meno il caso di rilanciare sulla vecchia strada o trovarne una nuova, come credo sia indispensabile”, dice dal Pd Bersani. Sulla stessa linea l’Italia dei Valori: “A Pontida la Lega o strappa e si ferma o va avanti e precipita nel baratro con Berlusconi”, tuona il portavoce Orlando. Nel centrosinistra proseguono le manovre per un’alleanza ampia, che possa ripetere il miracolo della vittoria dell’Ulivo, a partire da una riforma della legge elettorale. Nel centrodestra, scosso dallo scandalo P4 che sfiora Gianni Letta, mentre Calderoli rilancia sul trasferimento dei ministeri da Roma, si minimizza sui possibili effetti di Pontida sulla tenuta del governo. “Bossi confermerà l’alleanza con il Pdl”, sostiene il governatore lombardo Formigoni. Ma i fronti aperti sono tanti: Berlusconi deve fare i conti anche con l’insofferenza verso il Carroccio non solo di Forza del Sud ma anche di alcuni deputati Responsabili: potrebbero non votare la fiducia se il governo non farà passi concreti per la crisi dei rifiuti in Campania.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
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