Il Governo ha nominato a giugno un broker assicurativo per risparmiare sulle polizze dello Stato. Il risparmio per le casse statali passa anche attraverso le polizze assicurative. Un costo finora oneroso per il bilancio dello Stato, e mai, dal 1970, si era deciso di rimettere mano al settore. Per economizzare vari centri di costi, la segreteria alle Finanze ha così deciso di correre ai ripari, e nello scorso mese di giugno ha nominato un broker assicurativo, un esperto del mercato, la cui espansione finanziaria è ormai maggiore di quella delle banche. Una sorta di consulente finanziario specializzato nel mercato delle assicurazioni. E di polizze, lo Stato deve stipularne parecchie. In questi mesi estivi il broker ha elaborato un progetto di fattibilità e da circa due settimane il piano è partito, inizialmente col parco automezzi, per i quali sono state rinegoziate tutte le polizze assicurative, con un notevole risparmio sui costi. Infatti sono diminuiti del 40 per cento, pari a circa 30 mila euro, a parita’ di condizioni e aumentando i tetti assicurativi. Fino a questo momento infatti, la direzione generale della finanza pubblica, per conto dell’Eccellentissima Camera, stipulava polizze con varie compagnie, ed alcune risultavano davvero troppo onerose per il bilancio. Compito del broker è dunque trovare le coperture più idonee per lo Stato ed anche le vie più economiche per ottenere lo stesso risultato con costi decisamente minori
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