A Borgo Maggiore l’avvio degli incontri che i partiti del cosiddetto polo moderato hanno deciso per spiegare alla popolazione tutta la vicenda relativa alla Commissione di Inchiesta.
“Ci siamo resi conto – hanno detto – che ha gente è interessata, ha percepito la vicenda ma non conosce la documentazione, tanto da rimanere a bocca aperta e chiedere delucidazioni”.
È chiaro che al di la delle diverse interpretazioni i documenti restano, per Nuovo Partito Socialista, Popolari, Noi Sammarinesi. Insieme a loro anche Alleanza Nazionale.
I nomi che compaiono su questi documenti - hanno detto - sono noti a tutti: Alvaro Selva e Fiorenzo Stolfi. Come sono note le intenzioni di tutti i governi e di tutte le maggioranze che si sono succedute in questi anni: nessun obiettivo casinò.
Anche quello attuale non ha messo una casa da gioco nel suo programma anche se la realtà si è dimostrata diversa. Non si tratta di una battaglia strumentale contro la maggioranza - dichiarano – la famosa relazione Selva sfuggita via internet non se l’è certamente inventata la minoranza. Né tanto meno realizzata.
Così i nomi di Selva e Stolfi scompaiono sia dalle conclusioni che dall’ordine del giorno consiliare mentre compare quello di Scaramella che non c’è e no può difendersi, e che tutti i big ed ex big della politica hanno fatto a gara per conoscere e favorire con la stessa facilità con cui hanno cercato si scaricarlo.
Illustrati poi gli omissis all’interno della relazione sulla Commissione di Inchiesta portata dalla maggioranza che avrebbero sicuramente fatto più luce sull’intera vicenda.
Il messaggio politico conclusivo del polo moderato è che a sette mesi dall’astensione all’atto dell’insediamento, sulla questione morale le forze di governo non mostrano più alcuna differenza.
“Ci siamo resi conto – hanno detto – che ha gente è interessata, ha percepito la vicenda ma non conosce la documentazione, tanto da rimanere a bocca aperta e chiedere delucidazioni”.
È chiaro che al di la delle diverse interpretazioni i documenti restano, per Nuovo Partito Socialista, Popolari, Noi Sammarinesi. Insieme a loro anche Alleanza Nazionale.
I nomi che compaiono su questi documenti - hanno detto - sono noti a tutti: Alvaro Selva e Fiorenzo Stolfi. Come sono note le intenzioni di tutti i governi e di tutte le maggioranze che si sono succedute in questi anni: nessun obiettivo casinò.
Anche quello attuale non ha messo una casa da gioco nel suo programma anche se la realtà si è dimostrata diversa. Non si tratta di una battaglia strumentale contro la maggioranza - dichiarano – la famosa relazione Selva sfuggita via internet non se l’è certamente inventata la minoranza. Né tanto meno realizzata.
Così i nomi di Selva e Stolfi scompaiono sia dalle conclusioni che dall’ordine del giorno consiliare mentre compare quello di Scaramella che non c’è e no può difendersi, e che tutti i big ed ex big della politica hanno fatto a gara per conoscere e favorire con la stessa facilità con cui hanno cercato si scaricarlo.
Illustrati poi gli omissis all’interno della relazione sulla Commissione di Inchiesta portata dalla maggioranza che avrebbero sicuramente fatto più luce sull’intera vicenda.
Il messaggio politico conclusivo del polo moderato è che a sette mesi dall’astensione all’atto dell’insediamento, sulla questione morale le forze di governo non mostrano più alcuna differenza.
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