Sulla questione dei giochi della sorte e sulla raccolta firma promossa dalle categorie intervengono anche i Popolari dicendo: “Noi non firmeremo per nessuno”. I Popolari riconoscono che “sarebbe preferibile una gestione dei giochi in mano a soggetti sammarinesi piuttosto che stranieri, ma – dicono – accettare una qualsiasi candidatura significa accettare la legge sui giochi che, per i Popolari, rimane invece lacunosa, confusa e mirata a favorire solo l’ambiguità”.
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