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Presentate alla Reggenza 20 richieste su temi diversi: dalla violenza di genere alla cremazione

di Monica Fabbri
2 ott 2022

La presentazione delle Istanze d'Arengo, la domenica successiva alla cerimonia di investitura dei Capitani Reggenti, è un momento molto sentito dai sammarinesi, e una delle caratteristiche che rendono il paese unico al mondo. Tra le 20 richieste presentate ai Capi di Stato Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, diverse riguardano la disabilità: si sollecita, ad esempio, la sottotitolazione nel notiziario di RTV per rendere la comunicazione accessibile a tutti.

Altre tre istanze riguardano la violenza di genere: per un piano d'azione nazionale globale, affinché tutte le sue forme delineate nella Convenzione di Istanbul siano codificate dalla legislazione sammarinese e perché siano sanzionate rapidamente riducendo così il numero di prescrizioni. Un'altra istanza “rosa” riguarda l'eliminazione della monofase sui prodotti per l'igiene femminile: era stata già approvata il 15 luglio dell'anno scorso, ma poi rimasta nel cassetto. Troviamo anche la costituzione di un registro per reati di pedofilia e la richiesta di interventi sulle fatturazioni delle bollette, per venire incontro alle difficoltà delle famiglie, in un momento segnato da crisi energetica e aumenti delle tariffe.

Torna anche la preoccupazione per la mancanza di loculi in alcuni Castelli, come Domagnano, che ne risulta attualmente sprovvisto. Viene chiesto quindi che sia resa obbligatoria la formale manifestazione di volontà da parte dell'individuo per poter procedere alla sua cremazione. Merita attenzione anche la richiesta di modificare la legge elettorale, prevedendo per tutti i candidati il possesso di una sola cittadinanza. Si ricorda, infatti, che ai cittadini italiani che sposano una sammarinese viene richiesta la rinuncia alla propria cittadinanza in virtù di un “reale attaccamento alla Repubblica”, sentimento non previsto dalla legge per le donne che sposano sammarinesi. “Una buona norma è tale per tutti”, scrive l'istanza. “Se buona non è, allora vanno eliminate tutte le possibili discriminazioni”.





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