La settimana politica si apre con l'incontro al Begni sul Presidente di Banca Centrale. Si spinge sull'acceleratore tanto che c'è chi, in maggioranza, confida che la nomina arrivi in Consiglio già nella sessione di febbraio.
Ogni gruppo consiliare è stato invitato a proporre un proprio candidato. Dopo la scrematura dei curricula, si arriverà all'audizione di tre profili in Commissione Finanze.
Difficile però che lunedì vengano portati sul tavolo i nomi dei candidati. Non tutte le forze politiche hanno le idee chiare. Da domani si partirà con il confronto e una valutazione attenta dei possibili pretendenti.
Nessun passo falso, San Marino non può permettersi di sbagliare, non dopo aver sostituito tre direttori in pochi mesi.
Il prossimo presidente di Banca Centrale avrà compiti ben precisi, su cui si gioca il rilancio: la ristrutturazione del sistema bancario e la riorganizzazione di Bcsm.
L'esperienza insegna: non dovrà chiudersi in una torre d'avorio ma intrattenere un rapporto diretto con banche ed istituzioni. Decisiva, quindi, la componente umana.
Ne è convinto Civico 10 che guarda ad una figura in grado di riallacciare i rapporti con l'Italia. Il memorandum con Bankitalia torna quindi ad assumere ruolo strategico.
Di banche si tornerà a parlare in Consiglio. Martedì riprenderanno i lavori dall'esame degli articoli del decreto sulla disabilità ma c'è molta attesa per il riferimento del Segretario Celli sulla situazione economico-finanziaria alla luce della missione del Fondo Monetario Internazionale.
In questo clima si inserisce l'interpellanza, a firma di tutta la minoranza, sui 480 milioni di perdite di Carisp rimessi a bilancio tramite delibera. L'opposizione chiede lumi al Governo, questione che potrebbe tenere alta la temperatura, in attesa di sviluppi sugli npl.
MF
Ogni gruppo consiliare è stato invitato a proporre un proprio candidato. Dopo la scrematura dei curricula, si arriverà all'audizione di tre profili in Commissione Finanze.
Difficile però che lunedì vengano portati sul tavolo i nomi dei candidati. Non tutte le forze politiche hanno le idee chiare. Da domani si partirà con il confronto e una valutazione attenta dei possibili pretendenti.
Nessun passo falso, San Marino non può permettersi di sbagliare, non dopo aver sostituito tre direttori in pochi mesi.
Il prossimo presidente di Banca Centrale avrà compiti ben precisi, su cui si gioca il rilancio: la ristrutturazione del sistema bancario e la riorganizzazione di Bcsm.
L'esperienza insegna: non dovrà chiudersi in una torre d'avorio ma intrattenere un rapporto diretto con banche ed istituzioni. Decisiva, quindi, la componente umana.
Ne è convinto Civico 10 che guarda ad una figura in grado di riallacciare i rapporti con l'Italia. Il memorandum con Bankitalia torna quindi ad assumere ruolo strategico.
Di banche si tornerà a parlare in Consiglio. Martedì riprenderanno i lavori dall'esame degli articoli del decreto sulla disabilità ma c'è molta attesa per il riferimento del Segretario Celli sulla situazione economico-finanziaria alla luce della missione del Fondo Monetario Internazionale.
In questo clima si inserisce l'interpellanza, a firma di tutta la minoranza, sui 480 milioni di perdite di Carisp rimessi a bilancio tramite delibera. L'opposizione chiede lumi al Governo, questione che potrebbe tenere alta la temperatura, in attesa di sviluppi sugli npl.
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