Nuovo Governo, vecchie accuse. Si invertono i ruoli, ed ora troviamo Psd e Dc puntare il dito contro il metodo della maggioranza. Perché è proprio su uno dei punti forti del programma di Adesso che si sta consumando la prima vera divergenza con l'opposizione. Per il Presidente della Fondazione si parlava di una rosa di cinque nomi. Alla fine ne è rimasto solo uno. Ed è qui che nasce il primo scontro. “La nuova politica usa gli stessi metodi della vecchia” accusa Federico Pedini Amati. Iro Belluzzi annuncia l'astensione per mancata condivisione. Nessuno vuole entrare nel merito della figura indicata, non piace però che sia espressione della politica. “Siamo sconcertati – afferma Alessandro Mancini - perché nel profilo ci era stato detto che sarebbe stata persona al di fuori di certe logiche.” La condivisione tanto sbandierata? Solo chiacchiere per Marco Gatti, che non risparmia critiche neanche alla proposta della maggioranza di accompagnare la nomina ad un un odg di indirizzo. “A chi dovrà rispondere il Presidente – si chiedono Mancini e Gatti - al Consiglio o a Statuto e soci della Fondazione?” Per Elena Tonnini c'è continuità col passato anche negli atti istituzionali. “Quell'odg inviato per bozza alla minoranza – accusa – è del vecchio Governo. Recepisce infatti i contenuti di quello votato a Gennaio del 2016 dalla maggioranza di allora, ma non da Su e Civico 10. Nel frattempo Adesso.sm tira dritto. Si vuole arrivare alla nomina entro fine mese. Lunedì – difatti – è stato convocato l'Ufficio di Presidenza. L'Aula dovrebbe riunirsi il 30 e 31, a pochi giorni dall'arrivo del Fondo Monetario. Matteo Ciacci non vuole polemizzare. “Il gioco delle parti – spiega – ci appassiona poco”. Ritiene che la figura scelta possa garantire il profilo individuato, per competenze e per conoscenza della materia. Riguardo all'odg su cui Civico 10 si era astenuto, Ciacci ricorda che è stato disatteso e questo – dice - lascia intuire che non trovasse tutta la maggioranza d'accordo”. Stefano Palmieri rivendica il diritto per lo Stato di riequilibrare il peso delle azioni dentro Cassa, anticipando che l'Odg darà a Presidente e Fondazione l'input di farsene carico. “Credo che la mancata condivisione non riguardi il metodo, né il nome – ipotizza Ciacci – ma la mission di Cassa. E chiede: “qual è il progetto dell'opposizione?
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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