Prima la Finanziaria. La linea del Quirinale che auspica: “Troppe turbolenze” e chiama a colloquio i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani. Nel primo giorno del governo senza finiani è patto fra Berlusconi e Bossi: avanti con questo governo, prima la Finanziaria poi la fiducia. No al Berlusconi bis, altrimenti al voto – dice compatto il PDL. Legge di stabilità intanto all’attenzione della Camera. 372 gli emendamenti presentati, in gran parte del PD, qualcuno anche dai finiani. PD che serra i ranghi: “Crisi conclamata – dice Bersani – vergognoso non parlarne in Parlamento” ma si accorda con le opposizioni: ai Presidenti di Camera e Senato impegno per far sì che la legge venga varata entro il mese di novembre per poi portare alla Camera la mozione di sfiducia. L’esame della manovra impegnerà l’aula probabilmente fino a giovedì per passare poi al Senato. Intanto, Viminale furioso dopo il talk Fazio-Saviano e l’intervento dello scrittore sui presunti rapporti fra Lega e ‘ndrangheta: “chiedo diritto di replica – dice Maroni” che si rivolge al Capo dello Stato.
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