E’ un chiaro appello alle forze politiche, e non solo, quello che la Reggenza ha rivolto ieri, in occasione del messaggio di insediamento, nel quale hanno invitato alla coesione nazionale. Troppo delicato il momento politico per non richiamare tutti ad uno sforzo comune. E’ un’esortazione largamente condivisa, quella della Reggenza. I Socialisti Riformisti rilevano la disponibilità al dialogo da parte delle opposizioni ma lamentano l’insensibilità della maggioranza. “Se questo clima di collaborazione non è emerso - afferma il segretario, Simone Celli - la responsabilità non è da addebitare alle opposizioni”. Pier Marino Menicucci, dell’Unione per la Repubblica, ricorda di aver più volte insistito su questo concetto: “che con autorevolezza lo abbia detto, la Reggenza - dichiara - lo accolgo con favore e lo ritengo un atto di grande responsabilità, che dà corpo alle preoccupazioni che attraversano la popolazione”. Sinistra Unita aspetta un segnale concreto da parte del Governo, lo invita a manifestare le proprie difficoltà e ad accogliere una collaborazione che sono pronti a dare. “Non è la prima Reggenza che rivolge questo appello – fa notare il Segretario, Alessandro Rossi - ci auguriamo che dopo questo ennesimo tentativo anche governo e maggioranza ammettano le loro difficoltà”. Lo stesso fa il Partito dei Socialisti e dei Democratici mettendo in evidenza i colloqui con la maggioranza che li vedono protagonisti in questi giorni: “In questo momento nessuno può farcela da solo - sostiene il capogruppo, Claudio Felici - è bene che la maggioranza lo ammetta. Se dagli incontri - aggiunge Felici - emergeranno cambiamenti di sostanza, significherà che l’appello è seguito e compreso, diversamente avremmo perso una importante occasione”. Dialoghi citati anche dal segretario di Alleanza Popolare, Stefano Palmieri, che li ritiene un passo importante: “Le divisioni - dichiara - devono lasciare spazio ad una unità d’intenti, per portare il paese fuori dalle secche”. Per la Lista delle Libertà è un appello che riguarda tutti, non solo la politica. La coesione è l’elemento che fino ad oggi ha consentito a San Marino di superare i momenti più difficili. “Per noi - afferma Gian Nicola Berti - è un atto dovuto, che deve superare le posizioni di parte e gli interessi elettoralistici”. Per il segretario democristiano, Marco Gatti, non è solo la politica a dover ricercare questa coesione, ma tutti i cittadini di San Marino, gli imprenditori, le forze sociali. “Se sapremo dimostrare la nostra compattezza e la consapevolezza dell’interesse di tutti - afferma - sono convinto che anche l’Italia dovrà cambiare il suo atteggiamento”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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