Un esercito di 6.000 pensionati a San Marino, col 24% della popolazione ormai ultrasessantenne, destinata a raddoppiare in meno di 50 anni. Una fetta consistente di cittadini, con esigenze sempre maggiori. A queste il Governo tenta di dare risposte convincenti, e in attesa della nuova casa di riposo di Domagnano, la segreteria alla Sanità ha illustrato alle Federazioni pensionati di Csdl e Cdls la sua proposta per il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare territoriale per anziani e portatori di handicap. Oggi sono 463 le persone che ne usufruiscono, un domani, grazie al potenziamento, si aggiungerebbero 107 minori, 123 adulti ed altri 120 anziani. La filosofia della segreteria alla Sanità è quella di considerare la casa di riposo, dunque le lungo degenze, l’ultima spiaggia per la terza età. Per questo il servizio domiciliare verrà rafforzato, e sugli obiettivi di fondo le parti sociali concordano in pieno. Il servizio è e resterà pubblico, ha assicurato la segreteria, ma gli infermieri e gli assistenti potranno essere reperiti anche tramite agenzie private, privilegiando quelle no profit. Qui il sindacato esprime qualche perplessità. Sarà comunque lo Stato a garantire sulla loro professionalità. Le Federazioni pensionati chiedono uno stretto coinvolgimento con la medicina di base, affinché il medico dell’anziano sia aggiornato costantemente su ogni eventuale cambiamento nella terapia da seguire, ed esigono di svolgere un ruolo nell’azione di controllo. Solo accennata, per ora, la proposta di aumentare l’assegno di accompagnamento, ma le Federazioni hanno già storto il naso, considerando l’adeguamento insufficiente. Inoltre, sostengono, si tratta ancora di una proposta della segreteria e non dell’intero Governo.
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