Il Governo con la minoranza ha affrontato quegli aspetti che più erano stati criticati durante il dibattito consiliare, con una novità. A seguito degli incontri con i diretti interessati, la riorganizzazione del servizio non riguarderà le banche e finanziarie, per le quali il controllo e la vigilanza resterà in capo alla Banca Centrale, così come la funzione di dialogo con Bankitalia. “Un elemento di chiarezza” per l’opposizione. Che ha ribadito le preoccupazioni maggiori, pur condividendo le finalità del progetto: la prevenzione riguardo a soggetti che potrebbero risultare non affidabili; la tutela dell’ economia sana; la funzione di collaborazione amministrativa internazionale. “Questi obiettivi – ha detto Pasquale Valentini - sono traditi dall’impostazione del progetto, che non distingue le funzioni di vigilanza e controllo interne da quella di collegamento con l’esterno. Non dà garanzie neppure un organo di diretta emanazione politica”. Un incontro utile per il Governo: "Siamo alla ricerca della più ampia condivisione” ha detto Tito Masi. L’impegno è di presentare a tutte le forze un testo modificato prima dell’approdo in Commissione. Obiettivo prioritario condiviso anche nella successiva riunione con le forze di maggioranza. “Dispiace constatare come nonostante la disponibilità – ha concluso il Segretario all’industria - qualcuno abbia continuato a parlare di atteggiamento vessatorio e chiesto di stracciare il testo. Mi viene il dubbio che non si vogliano perseguire gli stessi obiettivi”.
Riproduzione riservata ©