Nemmeno un’ora dalla promulgazione dei Capitani Reggenti e due alti dirigenti Csdl – il vicesegretario generale Gilberto Piermattei e il segretario confederale Ivan Toni – diramano un comunicato di fuoco. “Ancora una volta sono le debolezze del sistema a farla da padrone”. Piermattei e Toni sostengono che il segretario Mussoni abbia dovuto cedere alle pressioni della vecchia politica e del vecchio sistema di potere, facendo un ulteriore regalo all’Anis il cui gruppo dirigente - asseriscono i due dirigenti Csdl – è totalmente inadeguato e incapace di intavolare politiche industriali serie: vedi il rifiuto di firmare al tavolo tripartito nel 2009. “Il decreto – risponde il segretario Anis Carlo Giorgi - non fa altro che andare verso l’unione europea. E in tema di contratti, sono mesi che scriviamo al sindacato per avviare la trattativa ma abbiamo sempre trovato indisponibilità. Noi a settembre siamo pronti a partire”. Il presidente Anis Paolo Rondelli, di rientro dalle vacanze, fa sapere che non vuole entrare in polemica. “Non capisco tanto livore e neppure perché la Csdl se la prenda con noi: il decreto l’ha fatto il governo”. Dal canto suo la segreteria al lavoro esprime compiaciento per la promulgazione e ribadisce disponibilità a tutte le parti sociali e politiche alla ripresa del confronto in tema di riforma del mercato del lavoro.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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