Il partito socialista ha aperto il ciclo di incontri per motivare il proprio no alla riforma tributaria e alle tasse straordinarie introdotte con gli ultimi due esercizi finanziari. Riconfermato il giudizio fortemente negativo sull'imposta straordinaria sugli immobili. La confusione che impera tra i contribuenti, affermano i socialisti, è l'emblema della superficialità e del pressapochismo con cui governo e maggioranza hanno affrontato un passaggio legislativo assai delicato. Ma per il partito di Celli, l'apice dell'inquità viene raggiunto con la riforma tributaria, provvedimento sul quale anticipa una opposizione consiliare durissima. Il governo è accusato di avere intrapreso la strada più comoda: reperire le entrate necessarie al risanamento del bilancio caricando il peso sulle due categorie con i redditi più facilmente accertabili, i lavoratori dipendenti e i pensionati. Incomprensibile, rincarano i Socialisti, la decisione di non usare la SMaC Card per la tracciabilità dei pagamenti.
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