Il Partito Socialista giudica negativamente il progetto di legge per la disciplina dell’attività libero professionali dei dipendenti facenti parte del Corpo Sanitario medico e non medico dell’ISS, presentato in seconda lettura dal Governo. In un momento di forte difficoltà economica, che causa quotidianamente una continua perdita di posti lavori, il PS esprime la propria contrarietà ad una legge che permette al corpo sanitario medico e non medico di poter svolgere la doppia professione e per giunta in concomitanza ed ipotetica concorrenza con quella pubblica e con la possibilità di usufruire della struttura statale. Durante il dibattito e la discussione dell’articolato, il Gruppo Consiliare
del Partito Socialista è intervenuto esprimendo le proprie considerazioni, valutazioni e riflessioni su un provvedimento che ritiene inopportuno, contro i principi della legge del 1955 e legiferato in un particolare momento di crisi economica e di rapporti con i cittadini, che da troppo tempo attendono concrete e vere risposte. Il PS avrebbe ritenuto più logico e coraggioso un provvedimento di legge che impedisse la doppia professione, in quanto il testo approvato crea disparità di trattamento all’interno della Pubblica Amministrazione e rischia di creare un pericoloso precedente. Per il Partito Socialista si tratta anche di una sanatoria in favore di una categoria di dipendenti pubblici abituati da tanti anni, contro legge, a svolgere la loro attività anche al di fuori dell’orario di lavoro. Un progetto di legge, che assume un carattere clientelare in favore del professionista, anziché essere al servizio del cittadino. L’utenza sammarinese e residente sarà tutelata?
Per il Partito Socialista le priorità sono altre. Perché anziché portare in Consiglio Grande e Generale una legge che non garantirà prospettiva al Paese, il Governo continua a tergiversare sull’emanazione dei decreti attuativi della legge per lo sviluppo.
del Partito Socialista è intervenuto esprimendo le proprie considerazioni, valutazioni e riflessioni su un provvedimento che ritiene inopportuno, contro i principi della legge del 1955 e legiferato in un particolare momento di crisi economica e di rapporti con i cittadini, che da troppo tempo attendono concrete e vere risposte. Il PS avrebbe ritenuto più logico e coraggioso un provvedimento di legge che impedisse la doppia professione, in quanto il testo approvato crea disparità di trattamento all’interno della Pubblica Amministrazione e rischia di creare un pericoloso precedente. Per il Partito Socialista si tratta anche di una sanatoria in favore di una categoria di dipendenti pubblici abituati da tanti anni, contro legge, a svolgere la loro attività anche al di fuori dell’orario di lavoro. Un progetto di legge, che assume un carattere clientelare in favore del professionista, anziché essere al servizio del cittadino. L’utenza sammarinese e residente sarà tutelata?
Per il Partito Socialista le priorità sono altre. Perché anziché portare in Consiglio Grande e Generale una legge che non garantirà prospettiva al Paese, il Governo continua a tergiversare sull’emanazione dei decreti attuativi della legge per lo sviluppo.
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