Continua il botta e risposta tra il partito socialista e il Presidente di Repubblica Futura, Mario Venturini. I socialisti suggeriscono a Venturini di reperire le audizioni testimoniali di autorevoli esponenti del suo movimento che, scrive il ps, andavano scorrazzando per le varie Procure italiane gettando fango sul Paese. Anche negli atti del Conto Mazzini, prosegue la nota, troverebbe autorevolissimi esponenti del suo movimento andare a braccetto con “condannati in primo grado in Tribunale” nel tentativo di collocare sul mercato le licenze delle varie Banche decotte. Il Ps invita a non dimenticare che fu Ap ad abbassare, con un colpo di mano, l’età pensionabile dei Giudici - per allontanarne uno - mettendo in crisi tutto il sistema giudiziario. In nome della trasparenza, conclude la nota, sarebbe utile che tutti fossero al corrente del tenore di certe “conversazioni” partite per errore qualche mese fa tra autorevoli esponenti di AP in seno alla Commissione Giustizia, come sarebbe altrettanto utile se emergesse il tenore di certe altre conversazioni che si scambiavano in Banca Centrale e che sono riconducibili alla vicenda giudiziaria dei “Junk Bond”. Immediata la replica di Venturini che cita Peppino De Filippo nel film “Totò Peppino e la Malafemmina”. Per mancanza di argomenti, ma volendo figurare come uomo di polso, Peppino sfarfugliava qualcosa e subito finiva con: “e… ho detto tutto”. Totò si indisponeva precisando: “Tu dici dici ‘ho detto tutto’ e invece non dici mai niente”. Anche i socialisti, per Venturini, scrivono e non dicono niente. Sottintendono, sfarfugliano, scadono nel pettegolezzo, insinuano. L’unica cosa che fa questa specie di comunicato-rivalsa, conclude, è dimostrare totale inconsistenza d’argomenti e riconoscere, pur non volendo, il ruolo indispensabile e storico di Alleanza Popolare per l’affermazione della legalità nel nostro Paese
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