![PS e Rete-Mdsi: "Governo autoreferenziale"PS e Rete-Mdsi: "Governo autoreferenziale"](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/7f/7f48aa7973b9ce01a1227c6e9190933c27635ae5218285.jpg)
Il Partito Socialista torna sulla bocciatura da parte della maggioranza dell'ordine del giorno, che chiedeva che qualsiasi decisione in merito a finanziamenti esteri per coprire l'indebitamento dovesse passare al vaglio dell'aula con la maggioranza qualificata dei 2/3. Nel mirino del PS l'atteggiamento di Adesso.sm e del governo: “di arroganza – scrive – ed autoreferenzialità” annunciando che insieme alle altre opposizioni agirà in contrasto a un “deriva pericolosa – la definisce – che avrà conseguenze inimmaginabili sulle generazioni future”, richiamando anche il ricorso ad un referendum di consultazione popolare.
Autorefenzialità. L'accusa torna anche da parte di Rete-Mdsi dopo gli ordini del giorno bocciati in aula - chiedevano di evitare che le decisioni sulla salvaguardia della situazione patrimoniale del paese venissero prese “in maniera unilaterale e all'insaputa della cittadinanza”. “Il rischio – scrivono – che scelte determinanti per il futuro del paese vengano prese nella stanza dei bottoni e calate dall'alto, a giochi fatti”. Deprecano la strada intrapresa dal governo, frutto – scrivono – “di non chiarezza sugli obiettivi o con il coinvolgimento di personaggi discutibili” e invocano soluzioni alternative possibili, “in grado di dare prospettive virtuose, tutelando risparmi, fondi pensione, posti di lavoro”.
AS
Autorefenzialità. L'accusa torna anche da parte di Rete-Mdsi dopo gli ordini del giorno bocciati in aula - chiedevano di evitare che le decisioni sulla salvaguardia della situazione patrimoniale del paese venissero prese “in maniera unilaterale e all'insaputa della cittadinanza”. “Il rischio – scrivono – che scelte determinanti per il futuro del paese vengano prese nella stanza dei bottoni e calate dall'alto, a giochi fatti”. Deprecano la strada intrapresa dal governo, frutto – scrivono – “di non chiarezza sugli obiettivi o con il coinvolgimento di personaggi discutibili” e invocano soluzioni alternative possibili, “in grado di dare prospettive virtuose, tutelando risparmi, fondi pensione, posti di lavoro”.
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