L'impostazione della Legge di Bilancio, così come gli è stata presentata, non piace a Socialisti e UPR, che annunciano la presentazione comune di una trentina di emendamenti. Alla maggioranza contestano il mancato rispetto degli impegni presi nelle scorse settimane, per una legge improntata sugli aspetti contabili e non a questioni squisitamente politiche. “E' invece la solita legge omnibus – tuonano Socialisti e UPR – segnata da vecchie logiche”. I vertici dei due partiti evidenziano il mancato riferimento ad un contenimento della spesa capace di generare scelte nuove: “Non si parla di ridurre le pensioni d'oro – affermano – nessun cenno alla riduzione degli emolumenti privilegiati, non c'è traccia di interventi economici su banca centrale”. Insomma la spending review, a loro giudizio, è poco praticata: “Si può fare meglio – dichiarano – ci sono margini significativi di miglioramento”. Si dicono preoccupati per un disavanzo di 17 milioni nel consuntivo 2013, e di 15 milioni nel previsionale. “Il debito pubblico – sottolineano – arriverà a 300 milioni di euro”.
Nei loro emendamento proporranno un capitolo di spesa da destinare alla formazione dei giovani sammarinesi, che auspicano candidati a diventare la classe dirigenziale del Paese. “Basta consulenze esterne – dichiarano – se non quelle strettamente necessarie”, e propongono un tetto alle retribuzioni dei dirigenti pubblici e delle partecipate, che non sia superiore al doppio all'appannaggio della Reggenza per un anno. Poi interventi per la ripresa economica: “quei 30 milioni ipotizzati dal Governo – affermano – non sono sufficienti. Si deve investire di più, pensando anche alla sicurezza e all'ordine pubblico, sviluppando il settore dei giochi della sorte, introducendo l'uso di carburanti alternativi, per allinearci all'Europa”. Avrebbero voluto anche un riferimento più ampio alla liquidità delle casse statali; vigileranno per evitare che gli annunciati finanziamenti da parte delle banche, non diventino un debito per finanziare un altro debito. Ne parleranno nel prossimo incontro con la maggioranza e si preparano a dare battaglia in aula consiliare.
Sergio Barducci
Nei loro emendamento proporranno un capitolo di spesa da destinare alla formazione dei giovani sammarinesi, che auspicano candidati a diventare la classe dirigenziale del Paese. “Basta consulenze esterne – dichiarano – se non quelle strettamente necessarie”, e propongono un tetto alle retribuzioni dei dirigenti pubblici e delle partecipate, che non sia superiore al doppio all'appannaggio della Reggenza per un anno. Poi interventi per la ripresa economica: “quei 30 milioni ipotizzati dal Governo – affermano – non sono sufficienti. Si deve investire di più, pensando anche alla sicurezza e all'ordine pubblico, sviluppando il settore dei giochi della sorte, introducendo l'uso di carburanti alternativi, per allinearci all'Europa”. Avrebbero voluto anche un riferimento più ampio alla liquidità delle casse statali; vigileranno per evitare che gli annunciati finanziamenti da parte delle banche, non diventino un debito per finanziare un altro debito. Ne parleranno nel prossimo incontro con la maggioranza e si preparano a dare battaglia in aula consiliare.
Sergio Barducci
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