Restano ancora distanti le posizioni sulla riforma della legge elettorale, almeno su alcuni punti. Oggi il colloquio del PSD con le forze che hanno raggiunto una posizione comune.
Questa volta il colloquio è stato allargato. Dopo una prima tornata di consultazioni tenute singolarmente, il partito dei democratici e socialisti ha incontrato congiuntamente le forze del cosiddetto cartello sulla legge elettorale. Esponenti di Alleanza Popolare, Gruppo Federativo Socialista e Gruppo consiliare Sinistra Unita, faccia a faccia con la delegazione del PSD. Sul tavolo la bozza già oggetto del primo confronto, quella, per intenderci, che propone, fra le altre cose, il doppio turno elettorale. Una discussione articolata ed approfondita che ha impegnato le due delegazioni per alcune ore. Poche le convergenze registrate, almeno stando alle prime valutazioni a caldo. Ogni forza politica si riserva un’analisi più approfondita nelle proprie sedi, prima di pronunciarsi ufficialmente. Di fatto sembra che su alcuni punti ancora restino nodi da sciogliere, come quello relativo, appunto, al doppio turno, elemento di forte innovazione, o il voto estero. Nel primo caso le obiezioni sono sulla conservazione del sistema proporzionale e il rischio di sconfinare in un maggioritario. Divise le due compagini anche sul tema delle coalizioni preventive. Mentre il PSD le ritiene auspicabili ma non obbligatorie, le forze del cartello indica come basilare la dichiarazione preventiva delle alleanze e dei programmi. Sul tavolo anche la proposta elaborata dalle tre forze che su questo tema hanno trovato una posizione comune. Di qui il lungo ed articolato confronto che non sembra aver registrato, almeno al momento, un avvicinamento rispetto alle posizioni espresse nella prima tornata di confronti. Si dovrà attendere però la verifica nelle sedi interne di ogni forza prima di una posizione ufficiale.
Questa volta il colloquio è stato allargato. Dopo una prima tornata di consultazioni tenute singolarmente, il partito dei democratici e socialisti ha incontrato congiuntamente le forze del cosiddetto cartello sulla legge elettorale. Esponenti di Alleanza Popolare, Gruppo Federativo Socialista e Gruppo consiliare Sinistra Unita, faccia a faccia con la delegazione del PSD. Sul tavolo la bozza già oggetto del primo confronto, quella, per intenderci, che propone, fra le altre cose, il doppio turno elettorale. Una discussione articolata ed approfondita che ha impegnato le due delegazioni per alcune ore. Poche le convergenze registrate, almeno stando alle prime valutazioni a caldo. Ogni forza politica si riserva un’analisi più approfondita nelle proprie sedi, prima di pronunciarsi ufficialmente. Di fatto sembra che su alcuni punti ancora restino nodi da sciogliere, come quello relativo, appunto, al doppio turno, elemento di forte innovazione, o il voto estero. Nel primo caso le obiezioni sono sulla conservazione del sistema proporzionale e il rischio di sconfinare in un maggioritario. Divise le due compagini anche sul tema delle coalizioni preventive. Mentre il PSD le ritiene auspicabili ma non obbligatorie, le forze del cartello indica come basilare la dichiarazione preventiva delle alleanze e dei programmi. Sul tavolo anche la proposta elaborata dalle tre forze che su questo tema hanno trovato una posizione comune. Di qui il lungo ed articolato confronto che non sembra aver registrato, almeno al momento, un avvicinamento rispetto alle posizioni espresse nella prima tornata di confronti. Si dovrà attendere però la verifica nelle sedi interne di ogni forza prima di una posizione ufficiale.
Riproduzione riservata ©