La maggioranza mostra segni di instabilità e incapacità di sostenere una situazione che vede sempre più fronti aperti: niente di nuovo da quello con l’Italia. Oltre al silenzio il patto non sa cosa fare. “Questo avviene nel momento in cui c’è piena effettività del decreto incentivi”, dice il segretario Giovagnoli. Sulla manovra non c’è una idea precisa. Tanto che le azioni intraprese dal governo appaiono blande “per cui ci troveremo una situazione finanziaria pesante”. Psd preoccupato anche per il sistema finanziario e la lotta intestina tra i due istituti bancari maggiori sulla acquisizione della Bac. “Il problema - per Giovagnoli - è che non c’è nessuno al timone” con capacità di gestire il sistema. Riferito a Banca Centrale. Poi l’apprezzamento al segretario Valentini, per l’apertura all’opposizione, alla ricerca di unità intenti. “La rivendichiamo da mesi” chiosa il segretario Psd. Ma dalla sede di Borgo ci si muove anche per la possibilità di elezioni anticipate. E’ una ipotesi da vagliare, dicono. Dal momento che Riforme e Libertà non c’è più e Il patto è una esperienza che non si può rinnovare, si aprono molti giochi. Forze socialiste in pole position nel gradimento del Psd, che non disdegna anche il dialogo - nella maggioranza - con forze di maggiore esperienza politica.
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